La musica strumentale è spesso ritenuta cosa per pochi. Se si parla di una deriva tecnica di essa, il cerchio si restringe ulteriormente. Più il tasso di difficoltà esecutiva si alza più si appassionano i cultori e più, allo stesso tempo, si spaventano tutti gli altri. Dal 1998 il terzetto di Philadelphia chiamato Dysrhythmia porta avanti il suo percorso strumentale fatto di prog, jazz, metal estremo, post-metal e, come si suol dire, “molto altro ancora”. Il nuovo parto The Veil of Control non fa eccezione a tutto ciò che la band ha finora proposto.
Nei solchi di questo disco non si trova accessibilità ma solamente un muro impenetrabile. Nessuna parte memorizzabile o tracce che possano essere ricordate fin dal primo ascolto. È un lavoro principalmente di dimostrazione della notevole tecnica del trio, nel quale spicca una mostruosa preparazione ed esecuzione strumentale, ad opera in primis del batterista Jeff Eber, abile musicista che spazia in ogni possibile manovra di percussione, sia essa estrema o più raffinata (come accede ad esempio nella titletrack). A fargli da solidissima spalla è il bassista Colin Marston, che incastona in ogni traccia gusto e dinamicità (“Internal/Eternal”, una delle tracce più emozionali dell’intero lotto) combinandosi alla perfezione con chi sta dietro alle pelli. Il lavoro chitarristico (in mano a Kevin Hufnagel), però, invece di brillare con melodie ispirate o esplosioni di intensità atomica, rimane nell’ombra, sfuggente e poco valorizzato. La sei corde, se si eccettuano pochi momenti, non incide, restando in disparte nel proprio angolo senza avere la possibilità di emergere come dovrebbe e ciò si nota particolarmente superata la metà del disco.
Qui c’è un notevole problema di fondo. The Veil Of Control un disco cieco e senza spiragli, inavvicinabile per via del suo essere troppo chiuso in se stesso. Molte volte risulta noioso ed è rivolto in massima parte solo ai patiti della musica strumentale, gli altri possono trovare di meglio altrove. Bersaglio mancato, purtroppo.
(Profound Lore Records, 2016)
1. The Veil of Control
2. Internal/Eternal
3. Black Memory
4. Selective Abstraction
5. Severed and Whole
6. When Whens End