Ci eravamo lasciati con gli Embryonic Devourment esattamente a metà del 2014, anno in cui avevano pubblicato Reptilian Agenda, disco che non aveva convinto completamente; oggi a ben 8 anni di distanza tornano alla carica con il quarto album da studio, intitolato Heresy of the Highest Order, intenzionati a riscattare il proprio nome.
Tuffandoci nell’ascolto troveremo “Cathy O’Brien Experience” brano caratterizzato da riff vorticosi, strutture abbastanza cervellotiche e pattern di batteria dai cambi di tempo dinamici. “High Clearance Code Access” si affida ad un incipit oscuro per poi scatenare un assalto all’arma bianca tra sferzate di basso, doppia cassa martellante ed accelerazioni fulminee, giunti nella parte finale del disco noteremo come i Nostri spostino l’asticella verso il proprio lato più brutale, infatti in pezzi come “Murder of the Ancients” e la conclusiva “The Lucid Dreamer” troveremo riff massicci, cambi di tempo esplosivi ed in generale un sound monolitico che si rifà allo stile di realtà blasonate quali Defeated Sanity e Severed Savior, ed è proprio in questa veste che gli Embryonic Devourment danno il meglio, creando un giusto equilibrio fra le varie influenze e stili compositivi che attraversano la loro musica.
E’ un piacere notare come in Heresy of the Highest Order gli Embryonic Devourment siano riusciti a trovare il giusto equilibrio fra tecnica esecutiva, brutalità e fruibilità sonora; questa volta il risultato finale risulta più facilmente assimilabile ed il songwrting non è appesantito da tecnicismi fini a se stessi, bensì risulta essere un’amalgama ben calibrata. Per ora promossi senza remore, staremo a vedere cosa combineranno con le pubblicazioni future.
(Unique Leaders Records, 2022)
1. Cathy O’Brien Experience
2. Heresy of the Highest Order
3. High Clearance Code Access
4. It Began with Lizards
5. Manipulation of the Senses
6. Murder of the Ancients
7. Never Ending Human Misery
8. The Lucid Dreamer