Quello di Erland Dahlen è un nome piuttosto noto in ambito jazzistico. Le sue collaborazioni negli anni lo hanno portato a lavorare con un’infinità di musicisti di grande calibro. Accumulando esperienze, e carpendo segreti, anno dopo anno, album dopo album, Dahlen ha visto accrescere il suo patrimonio culturale e artistico, al punto che a partire dal 2012 ha deciso di iniziare a lavorare ”da solo”.
Racoons è il suo quinto disco, il primo con i ragazzi norvegesi di Is It Jazz? Records, sottoetichetta della Karisma Records, dedita all’esplorazione di territori atipici in ambito jazzistico. Sin da subito l’album mostra un riuscitissimo connubio tra percussioni acustiche ed elettronica, che, unite ad una serie di strumenti appositamente costruiti dallo stesso Dahlen, conferiscono al lavoro una peculiarità sonora di grandissimo spessore e variegata personalità. I sette brani di cui si compone l’album mostrano un mondo incantato, perfettamente descritto dalla creatività del Nostro, che potenzialmente potrà attrarre e sedurre anche tutti coloro che abitualmente non sono soliti associare le proprie giornate alle sonorità jazzistiche, soprattutto se legate a lavori dove la batteria è l’elemento cardine.
Sofisticato ma non “asettico”, l’album si rivela come una delle sorprese più gradevoli di questo anno che volge al termine. Uno di quei dischi che possono aiutarci a staccarci dalla frenesia e dalle brutture del quotidiano, uno che, grazie alla scelta dei suoni, mai così “naturalistici” come in passato, ci riporta alle origini, prima che il progresso facesse scempio di noi.
(Is It Jazz? Records, 2023)
1. Sun pt. 1
2. Stride
3. Auto
4. Slow
5. Mud
6. Foggy
7. Sun pt. 2