Ispirati da spiriti antichi oltre che da paesaggi freddi e aridi, ecco gli Ernte (in italiano “raccolto”), duo svizzero all’esordio discografico con Geist und Hexerei, pubblicato il 3 dicembre scorso dalla tedesca Vendetta Records; nel 2020 V. Noir (chitarra, basso, batteria e programming) ha deciso di dare libero sfogo alla passione di lunga data per il black metal, reclutando la strega Witch N. (voce, basso e violino), cantante e musicista d’esperienza e validissima compagna d’avventura.
Geist und Hexerei è formato da otto tracce implacabili (compresa l’intro “Prozession” e l’interludio “The holy stone part II”) di black metal grezzo, freddo e crudo, che la band definisce “True Hellvetic Black Metal“. Nelle vene musicali degli Ernte scorre sangue scandinavo, quello della seconda ondata dei primi anni Novanta, riscontrabile nelle melodie delle chitarre e nell’atmosfera tetra e glaciale che si riscontra ascoltando i brani.
Il viaggio nell’oscurità inizia con la già citata intro “Prozession”, composizione ambient dove il violino e le urla di Witch N. si uniscono all’inusuale glockenspiel, mettendo in musica la raggelante raffigurazione di un rito d’iniziazione; un riff gelido in tremolo e la batteria elettronica a tutta velocità ci accompagnano in “Betyle (The holy stone)”, tipico brano black metal che alterna sapientemente blast beat e parti più lente con uno spiccato senso per la melodia nei riff.
Con “When the moon is calling” ecco di nuovo l’alternanza tra parti a tutta velocità e parti rallentate, questa volta al limite del funeral doom dove la voce di Witch N. riecheggia ancora più malvagia; la nebbia si è alzata e avvolge tutto intorno a noi, grazie a “The cold mists of November”, brano black/doom dalle malinconiche melodie di chitarra che acquista energia per poi esplodere nel finale. “Killing Phantasmagoria” è il primo singolo dell’album (dal video semplice ma inquietante) ed è un pezzo dal sapore molto industrial, dissonante e dai riff ipnotici.
Un riff dal gusto black’n’roll ci introduce “Montane mastery”, up-tempo che rallenta e riparte in continuazione, accompagnato da una struggente melodia di chitarra molto depressive black, un brano veramente notevole e di forte impatto emotivo; l’interludio chitarristico di “The holy stone part II” fa da traghettatore per la conclusiva “The ending void”, dissonante e pachidermica litania black/doom che procede lenta fino all’esplosione di blast beat nel finale, supportata dalle chitarre malinconicamente melodiche.
Geist und Hexerei non aggiunge nulla al già affollato panorama black metal, ma è un disco notevole e molto ben suonato, capace di unire rabbia, sconforto e malinconia in un blocco unico dal gusto melodico, dove è notevole la prova vocale di Witch N., bionda strega dall’ugola maligna.
Gli Ernte ci hanno regalato 35 minuti di freddo e grezzo black metal molto ben suonato: la Fiamma Nera è stata alimentata ancora una volta.
(Vendetta Records, 2021)
1. Prozession (Intro)
2. Betyle (The holy stone)
3. When the moon is calling
4. The cold mists of November
5. Killing Phantasmagoria
6. Montane mastery
7. The holy stone part II (Interlude)
8. The ending void