Una band non proprio longeva, ma nemmeno giovanissima gli Eteritus, dalla florida Polonia che sforna band estreme manco fossero panini arrivano con il loro terzo full: Rotten Transition, un disco… da discutere, ecco.
Nel settore death metal ne abbiamo sentite di cotte e di crude. Tecnici e non tecnici, puri e influenzati e bla bla bla. Con Rotten Transition siamo di fronte a uno di quei lavori di death metal simil classico che ha senza dubbio un suo perché, in fondo le soluzioni interessanti ci sono e sono proprio carine, il riffing è bello tirato e di quando in quando la band è in grado di piazzare delle melodie molto azzeccate e atmosferiche come nei brani “Frozen Towers” o “The Plague Will Come At Dawn”. Anche la voce è bella cavernosa, però gustosa e se possibile comprensibile (potrebbe ricordare Piotr Paweł Wiwczarek dei ben più noti Vader a tratti), niente mumbling. Non voglio dilungarmi più di tanto, perché per quanto questo disco possa apparire divertente e di intrattenimento, mostra un grandissimo problema, uno solo, ma compromette il tutto, mi riferisco al fatto che è tanto, troppo elementare. La band ha sicuramente pensato a fare qualcosa di aggressivo, ma con momenti melodici senza troppi fronzoli; e ci sta, è giustissimo, ma anche le cose minimali necessitano di cura. Questo disco non ce l’ha ed è un bel peccato perché poteva essere proprio un bel lavoro.
Personalmente trovo che questo disco sia un bel mix tra i Sepultura degli anni ’80 e lo storico primo disco dei Bloodbath Resurrection Through Carnage, ma è un peccato il fatto che non ci provi nemmeno ad essere più di questo. E quello che più mi stupisce è che paradossalmente paiono molto più maturi i due album precedenti. Beh, peccato, poteva andare meglio.
(Godz Ov War Productions, 2021)
1. Intro
2. Krieg
3. Frozen Towers
4. Blood Infection
5. Evil Remains
6. River of Torment
7. Angel’s Cunt
8. Cursed Path to the Ancient
9. The Plague Will Coming5.0