E’ uscito il mese scorso, per I Dischi del Minollo (Maledetta Dopamina, John Malkovitch, San Leo, Demikhov) NBPR – acronimo che sta per “non basta più rumore” – il nuovo lavoro e primo full, dopo tre EP autoprodotti, dei post-rocker milanesi EUF.
NBPR si muove placido e piano nell cinque tracce che lo compongono. Entra in punta di piedi, fluttua gonfiandosi, i ricami pervicaci e testardi rendono paesaggi bucolici, con ombre di bambini che svaniscono rincorrendosi, le pennellate efficaci e fluide. La lezione del post-rock gli EUF la conoscono, non c’è dubbio, e si impegnano a fondo nelle articolazioni melodiche e nel bilanciare le dinamiche di pieni e vuoti, però è come se a volte il manierismo prendesse il posto dell’ispirazione e in quei casi gli EUF non sempre riescono a toccare come vorrebbero le corde dell’ascoltatore. Nella seconda parte dell’album però fugano ogni dubbio e convincono di più. Gli ultimi due brani (“No Escape for Surrenders” e “A New Born”), infatti, si avvantaggiano dell’uso di sample vocali, una soluzione semplice ma che funziona tantissimo e permette alla band di raggiungere quel pathos che rincorreva, a volte vanamente, sin dall’inizio.
NBPR è un album che soddisferà tutti quei post-rocker che amano conoscere quanto di buono esce fuori dal nostro paese, gli EUF sono sulla strada giusta ma serve uno step ancora, un quid che li stacchi ad un ulteriore livello.
(I Dischi del Minollo, 2019)
01. I’m not WW
02. I Know You Want This
03. Burn You! Slow Idiot, Again
04. No Escape for Surrenders
05. A New Born