Ci eravamo lasciati cinque anni fa con il buono, ma non eccezionale, Delusion of Grandeur, che aveva sancito per gli Evocation una netta virata verso il death melodico di stampo Amon Amarth; giunti nella primavera del 2017 la band svedese ci offre un nuovo album, intitolato The Shadow Archetype, facendo un piccolo passo indietro verso le proprie origini e, cosa più importante, trovando una nuova ed ispirata vena creativa.
Si parte con “Into Ruins”, breve intro dal taglio epico ed evocativo che ci fa entrare rapidamente in sintonia con il sound del platter; via poi con “Condemned to the Grave”, brano interessante per la sua struttura fedele allo swedish death stile At The Gates, con riff scorrevoli e ficcanti ed una venatura melodica ben amalgamata alla struttura principale. “Children of Stone” colpisce nel segno grazie al suo incedere epico e monolitico, in cui si possono cogliere le influenze dei seminali Bolt Thrower; il brano è dominato da maestosi mid-tempos e dai conturbanti fraseggi ad opera delle “due asce” di Marko Palmén e Simon Exner. “Survival of the Sickest” è un brano maggiormente melodic-death oriented nel quale rifanno capolino le influenze di Dark Tranquillity ed Amon Amarth, riuscendo comunque a mantenere vivo il trademark della band; il finale viene affidato all’ottima doppietta composta da “Imperium Fall” e “Dark Day Sunrise”, nelle quali gli Evocation compiono un “back to the roots” sfoderano due canzoni di puro death svedese old-school vicino a Entombed e Dismember: la prima è violenta ed incalzante, la seconda più lenta e putrida, entrambe sono benedette da un sound corposo e feroce. Insomma, la degna conclusione di quella che si può definire l’opera meglio realizzata dei Nostri.
Tirando le somme possiamo ritenerci completamente soddisfatti di The Shadow Archetype, disco che riesce a cristallizzare al suo interno tutte le caratteristiche principali dello swedish death metal trovandosi in perfetto equilibrio tra la nuova e la vecchia scuola, tra la melodia e la violenza; centrare tali obiettivi non è affatto semplice ma gli Evocation ci sono riusciti superbamente.
(Metal Blade Records, 2017)
1. Into Ruins
2. Condemned to the Grave
3. Modus Operandi
4. Children of Stone
5. The Coroner
6. The Shadow Archetype
7. Blind Obedience
8. Survival of the Sickest
9. Sulphur and Blood
10. Imperium Fall
11. Dark Day Sunrise