Un debutto estremamente interessante quello dei Falsehoods of Today, dal titolo If Our Dreams Collapsed By The Seams. Con un EP composto da cinque tracce gli inglesi riescono a centrare in pieno l’obbiettivo regalando all’ascoltatore venti minuti di sano post-hardcore melodico reminiscente dei primi anni Duemila e di band come Devil Sold His Soul (Empire of Light), Underoath (They’re Only Chasing Safety) e Silverstein (Discovering the Waterfront), non disdegnando però anche realtà più recenti ed aggressive appartenenti al filone del post-black metal come King Apathy (The Elk) e Clouds Collide (Until the Wind Stops Blowing…). Insomma, molta carne al fuoco, che non fa che accrescere la curiosità nei confronti di questo gruppo.
Una forte componente melodica fatta di aperture dolcemente malinconiche si sposa con la rabbia veicolata dal bellissimo e potente scream mentre le linee chitarristiche intessono trame fredde e invernali: è quanto ci aspetta con l’apertura affidata a “Does My Destiny Co-Exist With Mortality”, formula questa ripresa anche nella successiva “In Present Day Dreaming Of Now”, che suona quasi come la naturale continuazione del primo pezzo acuendone però le parti più pesanti ed arcigne. Le bellissime parentesi che ci danno respiro tra una bordata e l’altra sono permeate di una lontana e algida tristezza, il tutto grazie ad arpeggi delicati e a voci filtrate lontane ed effettate. L’album non cede un solo millimetro, non rallenta, le emozioni continuano ad accavallarsi furiose anche con le successive “Fixating On How Much Time Aphrodite Has Left” e soprattutto con le due canzoni poste in chiusura, “The Beginning Of The End Of All Things” e “Eros’s Memoirs”, due momenti che catapulteranno l’ascoltatore indietro di almeno quindici/venti anni, quando queste sonorità erano sulla cresta dell’onda e le band in grado di riproporle in maniera soddisfacente ed entusiasmante erano tante. Intensi ed epici climax, saliscendi di emozioni che ci strapazzano, ci feriscono e ci curano, e che non fanno prigionieri: questi gli ingredienti che caratterizzano un po’ tutto il lavoro degli inglesi, ma che qui trovano la loro sublimazione.
I Falsehoods of Today sono stati in grado di realizzare un EP assolutamente interessante, che va a pescare a piene mani in un genere abusato, saturato, forse ora anche un po’ passato di moda, ma che grazie a questa loro fatica acquista una nuova linfa vitale. Come accade per molti altri stili musicali ibridi (in generale tutto il mondo del “post-” quindi post-rock, post-metal ecc) non è facile creare qualcosa di coinvolgente, che sappia stagliarsi sopra un mare di uscite spesso tutte uguali o che non sanno fare altro che ispirarsi e copiare, ma i Nostri sono riusciti nell’impresa regalando agli ascoltatori poco più di venti minuti intrisi di emozioni e pathos dall’inizio alla fine. A questo punto è lecito aspettarsi grandi cose da loro, e non vediamo l’ora di scoprire cosa saranno in grado di proporre nel loro (speriamo prossimo) primo full.
(Trepanation Recordings, 2022)
1. Does My Destiny Co-Exist With Mortality
2. In Present Day Dreaming Of Now
3. Fixating On How Much Time Aphrodite Has Left
4. The Beginning Of The End Of All Things
5. Eros’s Memoirs