Naturmacht è un nome garantito se si va in cerca di determinati generi e stili, per gente che favorisce sonorità che possono essere black metal come anche dark ambient e di conseguenza dungeon synth, l’importante è che abbiano la natura come tematica di base. The Ætheric Pathway ad opera del progetto solista Firmament è un lavoro così, tinto delle sfumature della natura stessa dell’esistenza.
The Ætheric Pathway è un’ode al viaggio solitario attraverso la natura, una celebrazione totale che porta a considerare tutto, la natura incontaminata terrestre come anche la vastità del cosmo tutto. Ascoltando la musica contenuta in questo album non è difficile pensare che chi l’ha scritta abbia pensato anche al piano etereo, non solo a quello fisico. Le atmosfere che sentiamo e che in buona sostanza predominano hanno un sapore fortemente spirituale. Volendo fare i concreti potremmo dire di essere all’ascolto di qualcosa che pesca, stilisticamente parlando, da realtà rinomate come Midnight Odyssey: l’utilizzo degli strumenti orchestrali sintetizzati è il medesimo e non per questo Firmament è un progetto da liquidare come mera creatura derivativa, al contrario, con un ascolto attento è facile capire che magari la medaglia è la stessa ma le facce sono perfettamente opposte. Questo luminoso full (il secondo con il nome Firmament sopra) è un disco che a tratti può richiamare sì quel black metal che in finlandia è profondamente radicato, ma anche i Katatonia più sperimentali e allo stesso modo persino un Tyler Bates più riflessivo. È tutto molto bello, la sezione ritmica non è mai invadente, anzi sembra quasi il battito del cuore, e la stessa cosa per le chitarre, estremamente melodiche, sono il respiro di questo corpo inafferrabile che è l’atmosfera creata con i sintetizzatori. E alla fine penso si possa tranquillamente affermare che in tutto questo, una volta tanto abbiamo un prodotto (ce ne sono tanti eh, ma non poi così tanti) che presenta una percentuale molto equilibrata tra gli elementi di cui è composta. Brani abbastanza lunghi come “Nightfall”, “Wandering the Swan Road” e “Underneath a Veil of Stars” sono contenitori di sonorità notturne e meditative che lasciano più volte lo spazio all’ascoltatore di pensare a cosa sta ascoltando e poterne gradire ogni aspetto, anche il più insignificante. “Spiritual Pilgrimage”, uno dei brani più brevi, è una perla di archi e melodie epocali in cui tutto raggiunge vette di rapsodia commoventi. E infine abbiamo una voce tipicamente yell che esprime benissimo quello che la musica vuole rappresentare, in tutte le sfumature possibili.
In fin dei conti The Ætheric Pathway non è il primo né l’ultimo disco di questo genere, ma di sicuro sa farsi rispettare sia come disco black metal che come disco ambient. Ultima nota, la cover art è meravigliosamente evocativa, tra l’altro ad opera dello stesso che ha scritto la musica, quindi direi doppio merito.
(Naturmacht Productions, 2022)
1. Nightfall
2. I Am the Northern Mountains
3. Echoes from the Forests of Old
4. Wandering the Swan Road
5. Underneath a Veil of Stars
6. Midnight Transcendence
7. Spiritual Pilgrimage
8. Guardian of the Damned
9. The Ætheric Pathway
10. Winter’s Sleep