Profound Lore è un’etichetta verso cui nutro grande attenzione ed interesse da diversi anni. Ogni loro uscita è sinonimo di intransigenza sonora. Una severità che però si svincola dai canoni estetici andando a cercare ogni possibile territorio in cui sia possibile incarnare sonorità non convenzionali. Non si tratta di una ricerca elitaria volta a scovare il più rumoroso tra i tanti, questo deve essere chiaro in partenza per quei pochi che ancora non hanno fatto un’approfondita conoscenza con la label canadese. Il target dei loro album si rifà più alla personalità, intesa come peculiarità che contraddistingue, che non all’impatto nudo e crudo. Tutto questo per dire che un album come Heart Of Crime di Fotocrime non avrebbe potuto trovare posto migliore che nel roster della Profound Lore. L’album, il terzo della carriera solista di Ryan Patterson, noto ai più per la sua militanza nei Coliseum, rappresenta l’ideale colonna sonora di un momento storico musicale ben radicato nelle nostre menti, che ci riporta all’adolescenza, agli anni ottanta, che con tutte le loro contraddizioni e i loro eccessi, rappresentano, oggi 2021 quasi 2022, un irripetibile fervido e pulsante scenario sonoro cui sono intimamente legato.
Heart Of Crime si caratterizza per un sound retrò fortemente monocromatico, che richiama inevitabilmente realtà europee degli 80’s come Londra o Berlino, ma che è incredibilmente e paradossalmente stato concepito e realizzato invece a Louisville, nel Kentucky, negli USA. È lo stesso Patterson a definirlo, concettualmente parlando, come “un punto d’incontro tra l’Europa della guerra fredda e l’America di metà secolo”. Un album che nasce come risposta al lockdown pandemico, totalmente prodotto in solitaria da Patterson, che mostra la sua personalità più intima senza vergogna. L’album sfugge a qualunque tentativo di classificazione, soprattutto se rapportato alle uscite recenti, di questi primi decenni del nuovo millennio. Heart of Crime va visto come “un album liberatorio”, totalmente indipendente da quello che è stato il percorso di Patterson coi Coliseum. È, a mio avviso, un disco che suona esattamente come suonerebbe un’ipotetica colonna sonora di un film maledetto, di quelli che non vinceranno mai un riconoscimento ufficiale, ma che restano a lungo nella memoria collettiva, per il carico emotivo che si portano dietro. Se, come detto, è più che mai forte il richiamo cinematografico agli anni ottanta, agli albori della new wave e della diffusione su scala mondiale dei videoclip, Heart Of Crime alla lunga emerge come un album darkeggiantemente intimista, in cui la chitarra gioca un ruolo determinante senza risultare invadente, proiettandoci verso quell’essenza comunicativa libera da noiose velleità funamboliche e tecnicistiche tanto care ai virtuosi della sei corde.
Uno spaccato sonoro che riporta agli anni ottanta di britannica memoria, non tanto esteticamente ma piuttosto concettualmente e a livello di sonorità. Il lato migliore di un periodo storico nerissimo socialmente parlando, ma altrettanto fertile e felice per la musica internazionale. Depeche Mode e Sisters of Mercy ma anche Kraftwerk sopra tutti, se dovessi fare dei nomi. Un album più “musicale”, che strizza l’occhio al krautrock e alla new wave, che aumenta il suo tasso di elettronica rispetto al passato, arrivando a creare un mix decisamente più raffinato e “colto” se paragonato ai due precedenti. Attraverso atmosfere rarefatte, che oscillano tra la new wave europea del secolo scorso e venature jazzistiche che rimandano a immaginari fumosi e cromaticamente saturi, man mano che procediamo nell’ascolto è come se ci trovassimo catapultati da un momento all’altro in improbabili club di terz’ordine tra neon traballanti e soffitti bassi, ad assistere a performance improvvisate che ci accompagnano nel profondo della notte, raccontandoci com’è dura la vita di chi non si rassegna al fallimento della propria esistenza.
(Profound Lore Records, 2021)
1. Heart Of Crime
2. Electric Café
3. So So Low
4. Delicate Prey
5. Crystal Caves
6. Politi Policia Polizei
7. Industry Pig
8. Zoë Rising
9. Inferno Rebels
10. Learn To Love The Lash
11. Skinned Alive