Si sa molto poco dei Getšemane, come ci si può aspettare. Il quartetto finlandese, infatti, probabilmente si sente molto vicino alla cultura settantiana della musica, quando la notorietà e il successo social erano concetti lontani e futuristici, pian piano disciolti nel piattume della vetrina mediatica. Ciò che sappiamo del gruppo di Tampere è che non si vede sulle scene da molti anni, dal 2015 in particolare. All’epoca i Getšemane fecero uscire il loro esordio omonimo, che a dir la verità passò decisamente in sordina. Il successore Viimaa (in italiano liquore, alcolico) ha il compito di risollevare le sorti di questo progetto, ormai dato un po’ per archiviato.
L’elemento portante della musica dei Getšemane è ancora, indissolubilmente, inequivocabilmente, il sassofono. Denominatore comune di tutto quello che troverete in questo Viimaa, assieme alla chitarra è il principale attore della trama tessuta dal quartetto, creando scenari davvero molto legati alla scuola progressive settantiana e facendo tornare alla mente band come King Crimson o i connazionali (sottovalutatissimi) Haikara. Il filo conduttore è abbastanza chiaro: come da buona tradizione finlandese un tema ricorrente è rappresentato dalle avventure di Väinämöinen nel Kalevala, accompagnato da diverse bizzarre visioni psichedeliche. Dico bizzarre perché in Viimaa c’è davvero una bella commistione di stili, dalle trame chitarristiche più crimsoniane, all’uso sapiente del jazz in ottica quasi Lynch-iana, le tanto agognate cavalcate in tempi dispari. La title-track o la successiva “Raskaan sarjan viheltäjä” da questo punto di vista possono essere dei buoni riferimenti per avere un’idea di quello che potete trovare nel disco.
Per chi si ritiene un nostalgico, o un enorme debitore (come il sottoscritto) di tutta la scena progressive degli anni Settanta e che pensa che il suo contributo sia stato immenso, questo è l’album giusto. Non esce tantissimo materiale progressive ultimamente, e probabilmente ormai è visto come un genere quasi vintage, ma in realtà probabilmente nasconde un discreto sottobosco di affezionati e appassionati. Da questo punto di vista i Getšemane si sono dimostrati sicuramente dei conoscitori della materia, ma oltre a questo hanno aggiunto buona linfa vitale al progetto. Ottima riscoperta quindi.
(Svart Records, 2022)
1. Taustamusiikkia matelijoille
2. Varma kuolema
3. Viimaa
4. Raskaan sarjan viheltäjä
5. Kuilun partaalla
6. Unissakävelijä
7. Lemminkäisen temppeli