A circa un anno e mezzo dall’uscita dell’eccezionale This Shame Should Not Be Mine, gli olandesi GGGOLDDD tornano sulla scena con l’EP PTSD: una ventina di minuti per cinque tracce di musica evocativa ed intima, che per certi versi ricalca quanto fatto nel capolavoro del 2022 ma che, allo stesso tempo, da esso si discosta. Le atmosfere appaiono meno angoscianti e più ariose, anche se il senso di oppressione e – appunto – di colpa che permea This Shame… è steso come una cappa d’afa sull’intero lavoro.
L’incipit di PTSD porta l’ascoltatore a collegare immediatamente, appena premuto il tasto play, il lavoro all’album dello scorso anno: il drone e i synth acutissimi come coltellate che aprono “It’s Over” sono praticamente sovrapponibili ai suoni che caratterizzano quest’ultimo. Il testo della traccia – col suo martellante “No I won’t look back now” – rappresenta però una cesura coi temi di This Shame…, dedicato al ricordo, al rancore e al tentativo di superamento della tragedia. Qui la presa di coscienza e il ritrovamento di sé stessi sono posti al centro della scena, ritti in mezzo alle macerie del terribile passato come Milena Eva nell’artwork dell’album. Il titolo stesso del lavoro (PTSD sta per “Post Traumatic Stress Disorder”) racchiude in sé contemporaneamente il doloroso ricordo del passato e il superamento di esso. Le atmosfere cupe ed elettroniche della opener vivono anche in “He Is Not” e “Silence”, seguite però dall’inattesa “Old Habits”: i bassi accentuati e le batterie ben cadenzate fanno di questo un pezzo molto singolare, caratterizzato da un ritornello memorabile e coinvolgente, ben lontano dalla desolazione che evocano le prime tracce. Si chiude con la poesia di “I Let My Hair Grow” (che fu anche primo singolo dell’Ep), in cui la voce di Milena perde la nota acuta e nasale che la contraddistingue per poggiarsi sulle note di un piano e di una attutitissima batteria, che letteralmente accompagna l’ascoltatore alla fine di questa breve ma gratificante esperienza.
Che lo si viva come completamento e “postilla” di This Shame Should Not Be Mine (perdonate se continuo a citarlo ma non si può fare un album come quello e pretendere che si smetta di parlarne) o come un lavoro completamente differente ad opera della stessa band, PTSD è un eccellente pezzo di musica. Dalle atmosfere variegate – basti pensare al terzetto finale – ed estremamente accattivanti, nonostante l’essenzialità che è ormai marchio di fabbrica dei GGGOLDDD, sono sicuro che ciascuno di voi sarà capace di trarre qualcosa di diverso da questo lavoro, così ricco di sfaccettature nella propria brevità, e appunto per questo così potente.
(Artoffact Records – 2023)
1. It’s Over
2. He Is Not
3. Silence
4. Old Habits
5. I Let My Hair Grow