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Gianluca Becuzzi è un nome che parla da solo. Alle soglie dei quarant’anni di attività in ambito musicale “non convenzionale” Becuzzi prosegue nella sua ricerca della sacralità e delle tematiche mistiche con Black Mantra, doppio CD che accosta il drone indiano tradizionale e il drone metal contemporaneo. L’album può essere visto come la rivisitazione in perfetto “Becuzzi sound” del mito della Dea Kali, la “madre nera” dell’Induismo, simbolo del potere supremo, del tempo, della distruzione e del cambiamento.
Il mantra del disco è realmente “nero”, come indicato nel titolo, ma è al tempo stesso assolutamente necessario, soprattutto in un momento storico di estrema confusione come quello che stiamo vivendo. L’album è suddiviso in undici capitoli ripartiti, come detto, in due CD che vanno a sancire in modo inequivocabile la forza dirompente di Kali, qui più che mai simbolo di distruzione e morte. Black Mantra si caratterizza quindi per un tribalismo etnico fatto di samples vocali, maschili e femminili, che riescono a tessere una tela in cui le chitarre nerissime di Becuzzi vanno a creare un ibrido con elementi indiani tradizionali. Il disco, spietato nel suo essere sempre e comunque a fuoco in ogni suo istante, risulta come la perfetta sintesi sonora tra elementi chitarristici moderni e tradizione, in un mix omogeneo che mescola sapientemente le due componenti rendendole materia nuova, a sé stante.
Concettualmente ispirato ad un misticismo che possa risultare tangibile e credibile, Black Mantra, forte di un arrangiamento elegante, ma essenziale e diretto, assume quasi la forma di un’ideale colonna sonora contemporanea rivolta alla filosofia orientale, minimale ma al tempo stesso ricchissima di richiami etnici di grande fascinazione. L’album racconta il ciclo della vita e della morte attraverso una scelta sonora di grande impatto, ricercata e senza compromessi, che sposa la spiritualità in vista di una commistione corpo – mente che guarda all’induismo come alla panacea di tutti i mali. Se davvero esiste una morte e una successiva rinascita, allora Becuzzi è riuscito, in ogni sua reincarnazione, ad accrescere il proprio bagaglio culturale prima e musicale poi, e ce lo dimostra con un lavoro ispirato e curato come questo, che realmente ci guida verso la dissoluzione, la fine e la rinascita. Tra le uscite più recenti del Nostro, questa è senza ombra di dubbio quella che percepisco come più a fuoco, più completa e più alienante.
(Silentes, St.An.Da., 2023)
1. The Hidden Temple
2. Mother Destruction
3. Devotional Prayers
4. Evening Star
5. Ancestral
6. Dance And Revelation
7. Waiting For Kali Yuga
8. The Last Gurus Secret
9. Kundalini Rising
10. Tantra
11. Bad Karma