Attualmente i tempi sono molto duri per il panorama musicale (e culturale in generale) e le piccole etichette indipendenti sono allo stremo ma non mollano, mosse da cuore e passione: la Go Down Records è una di queste. Attiva dal 2003, l’etichetta romagnola decide oggi di proporre un omaggio ad alcune delle innumerevoli band passate nel proprio roster, oltre che, allo stesso tempo, alzare la mano e dire “Ci siamo anche noi!”. Esce quindi un’imponente raccolta di brani, chiamata Go Down Records 2003/2020, che ripercorrono la storia della label in oltre 15 anni di carriera e di supporto del rock a 360°.
C’è davvero di tutto in questa compilation, una ghiotta occasione per i giovani, i neofiti o gli appassionati di musica di scoprire delle realtà underground che a volte vengono schiacciate dalla marea continua di gruppi che nascono ogni giorno. A dire il vero non c’è solo materiale sconosciuto ma anche vere e proprie chicche di culto come brani live di Yawning Man e Karma To Burn (entrambi in formazione originale), i Fatso Jetson o band storiche come gli OJM (assieme al batterista dei Kyuss Brant Bjork) con il loro stoner/garage rock e gli alfieri del rock’n’roll The Small Jackets oltre che il progetto solista del loro ex cantante Lu Silver. Si passa poi al garage rock puro di gruppi come The Morlocks, la fusion/jazz/rock de Glincolti, lo stoner furioso di Humulus ed Elephamers e non manca nemmeno il doom/stoner dei Jahbulong. Compaiono poi altre varianti come la psichedelia dei Vibravoid o degli ex Alix di Alice e Gianfranco con il nuovo progetto Alice Tambourine Lover per poi virare verso il pop dei Mother Island o le incursioni grunge/alternative dei Gunash (qui accompagnati da Rami Jaffee dei Foo Fighters). La raccolta è davvero mastodontica con un occhio di riguardo ad innumerevoli sfumature sonore, segno che la Go Down è sempre in continuo mutamento ed evoluzione abbracciando quanta più musica possibile, supportandola ed organizzando moltissimi concerti. Le quasi trenta tracce del lotto regalano quanto di meglio si possa desiderare da una compilation fatta con cuore ed anima. Non ci si vuole dilungare troppo e nemmeno avrebbe senso parlare minuziosamente di ogni singola traccia. La qualità mediamente raggiunge livelli alti, ovviamente con qualche caduta di tono o qualche pezzo magari meno riuscito rispetto a ciò che una band possa aver offerto in passato. In ogni caso è un progetto che va supportato e va segnalata anche la splendida copertina realizzata da Conny Ochs (voce degli Ananda Mida, presenti anche loro in questo disco) che si trova anche in formato calendario.
Questa raccolta è dunque il sunto e la memoria di un’etichetta discografica che vive e respira come tante altre, vivendo per diffondere il verbo del rock’n’roll, quello che non si vedrà mai in radio e televisione. Non sia lasciata alla deriva!
(Go Down Records, 2020)
1. Alice Tambourine Lover – Blow Away
2. Ananda Mida – Blank Stare
3. Diplomatics – Hey Loser, You Poser!
4. Dome La Muerte & The Diggers – Woman In Trouble
5. Fatso Jetson – Long Deep Breath
6. Glincolti – Vita Su Altri Pianeti
7. Humulus – Ghost Rider
8. Karma To Burn – 30 (live)
9. Link Protrudi & The Jaymen – Avalanche
10. Mother Island – Electric Son
11. OJM – I Got Time (feat. Brant Bjork)
12. Small Jackets – Listen To The Rock
13. The Lu Silver String Band – Miss Sugar
14. The Morlocks – Dirty Red
15. The Sade – Coachman
16. Vibravoid – Magic Mirror
17. Vic Du Monte’s Persona Non Grata – Barons & Bankers
18. Virtual Time – High Class Woman
19. Yawning Man – Rock Formations (live)DIGITAL BONUS TRACKS:
A. Beesus – Reproach
B. Elepharmers – Spiders
C. Gunash – Death Comes (feat. Rami Jaffee)
D. Jahbulong – Green Walls
E. Licantropy – Big Bad Affair
F. Mad Dogs – Point Of View
G. Maya Mountains – Raul
H. Pater Nembrot – Young Rite
I. The Roozalepres – Frankenstein Heart7.5