Dopo avere chiacchierato con Manuel della storica Shove Records continuiamo con la nostra serie di interviste ai responsabili di alcune etichette underground italiane. Oggi ci siamo rivolti ad una realtà appena nata nella città di Bologna: Grandine Records. Buona lettura!
Grandine Records nasce dall’incontro di più band e individui, affini a livello musicale ma soprattutto a livello umano. Nasce dalla voglia di poter creare una rete di musicisti, pronti a collaborare e a supportarsi: sia per ciò che riguarda la produzione (registrazioni, video, ecc…), sia per quel che riguarda la promozione (stampe di dischi, concerti).
Come collettivo cerchiamo di dare voce a una scena il più sincera possibile, lontana da ottiche competitive e che differenziano l’arte sonora.
Che generi musicali tratterà la label?
Non trattiamo un genere in particolare, in quanto non abbiamo un’immagine precisa da seguire e non ci piace settorializzare in questo modo la musica. Siamo semplicemente aperti a tutto, valutiamo qualsiasi cosa che ci colpisca per la giusta attitudine, creatività, libertà ed espressione artistica.
Il mondo della distribuzione digitale è sempre più presente e prepotente. Che visione avete dei supporti fisici?
Tutte le nostre uscite saranno disponibili sulle piattaforme digitali, ma ovviamente preferiamo spingere ogni uscita su supporti fisici. Il supporto fisico ti consente di entrare in contatto con gli ascoltatori in maniera più diretta. Non c’è niente di più soddisfacente di chiacchierare con qualcuno preso bene a fine concerto che vuole portarsi a casa il disco che hai appena suonato, per supportare in maniera genuina il gruppo e tutta la realtà che si porta dietro.
Noi tutti siamo cresciuti supportando a dischi e cassette i nostri gruppi preferiti o le nostre scene preferite, quindi ovviamente prediligiamo la distribuzione su supporto fisico.
La babel è stanziata a Bologna, com’è secondo voi la scena locale?
La scena bolognese è decisamente fiorente e storicamente in costante fermento. Molte delle persone che ne fanno parte credono veramente in quello che fanno e si sbattono a mille per la realtà musicale di cui facciamo parte.
Questo particolare momento critico che stiamo vivendo ci ha limitato e tagliato le gambe in molte cose, ma al contempo ha svegliato le coscienze artistiche e la voglia di produrre ora più che mai. Pensiamo ci sia veramente bisogno di tenere viva la cultura e le arti in generale, nel nostro ce la stiamo mettendo tutta per continuare a creare materiale e tentare di dare visibilità ai gruppi che supportiamo.
Cosa deve fare una band per poter proporre la propria musica alla vostra attenzione?
Se qualcuno fosse interessato può scriverci, anche se in realtà siamo noi tendenzialmente a contattare chi cattura in maniera particolare la nostra attenzione. Più che a livello musicale a livello di attitudine, che è la cosa che più ci interessa.
Avete etichette di riferimento che hanno influenzato la vostra scelta di crearne una?
Ovviamente etichette storiche come Sub Pop, Touch&Go, K Records o come la più recente Ipecac hanno fatto da guida visto che molti dei nostri gusti musicali sono stati coltivati grazie a gente come Poneman, Patton & co. L’eterogeneità musicale dimostrata da loro ha di fatto messo in primo piano la qualità delle proposte fornite e di sicuro non è cosa da poco conto. Noi come etichetta stiamo cercando e cercheremo sempre di avere una nostra autenticità e originalità, soprattutto nelle scelte che dovranno mettere in risalto gli artisti del nostro roster lasciandoli sempre liberi di esprimere tutto ciò che hanno da dire.
Avete appena fatto uscire l’album di esordio dei Grufus. Cosa bolle in pentola per le prossime uscite?
Il menù prevede molte portate gustose…ovviamente le prime uscite riguarderanno le band già presenti in Grandine ma abbiamo già in cantiere le prime uscite per il prossimo anno come quella dello stimatissimo Tonto (aka Fra Zedde, artista poliedrico e super DIY), appena entrato nel roster. Stiamo dialogando con alcune band che vorremmo fortemente con noi nella nostra balotta sonora…
Programmi futuri?
Ripartiamo dalla fine della risposta precedente… Oltre alle uscite abbiamo tantissime idee ed altrettanti progetti in fase di studio ed elaborazione, ma per scaramanzia ve ne parleremo quando inizieranno a concretizzarsi le cose.
Avete una band dei vostri sogni che desiderereste nel vostro roster?
Beh ce ne sono e non poche, ma noi pensiamo che avere anche solo persone/componenti di queste band coinvolte anche in un solo progetto con noi sarebbe veramente notevole perché, come ben si sa, quando l’intento e l’attitudine sono comuni si possono fare cose (e di conseguenza progetti musicali) importanti, che spaccano.
Salutate come volete i lettori.
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