Hardcorella Duemila è ormai un solido punto di riferimento per tutta la scena punk hardcore nazionale e provare a farne una presentazione sarebbe probabilmente superfluo. Noi adoriamo la loro satira lucida, sempre sul pezzo e con i piedi per terra e siamo contenti della possibilità di esserci fatti una chiacchierata con loro. Buona lettura!
Ciao ragazzi e benvenuti su Grind on the Road. Io inizierei da una breve storia del vostro giornale. Qual è l’idea, il movente, che sta alla base della nascita di Hardcorella Duemila?
Ciao a tutti! Il motivo per cui abbiamo dato vita ad Hardcorella Duemila è semplice: non c’era niente del genere ed eravamo un po’ nostalgici dei tempi in cui ci si scannava sui forum di vecchi siti che sono morti da tempo. Inoltre avevamo voglia di ironizzare senza sentirci frenati in alcun modo, volevamo poter prendere di mira tutti senza sentirci in colpa. Speriamo che dopo tutto questo tempo si capisca, ci piace prendere in giro ma non abbiamo vittime predestinate su cui ci accaniamo gratuitamente. Ah vorremmo dire una volta per tutte che non ci sentiamo il Lercio del punk hardcore, le nostre radici sono profonde e arrivano dalla grande tradizione del giornalismo nostrano come Libero, Il Giornale e ultimamente La Verità.
Perchè la necessità di un sito satirico sull’hardcore punk italiano?
Prima di tutto perché ci andava di farlo, non è che sia una missione la nostra. Semplicemente ci diverte scrivere e ci diverte leggere le reazioni alle nostre notizie. Se poi vogliamo essere un minimo più seri non ci dispiace pensare che ironizzare su certi temi sacri come veganismo, essere straight edge o aderire ad altre frange di sottoculture legate al punk faccia bene a tutti.
Come nasce un articolo lì da voi? Che genere di lavoro fate per inventarvene di così belle?
Certi articoli rimangono per mesi nel dimenticatoio e a volte vengono ripescati perché qualcuno di noi si sveglia la mattina e pensa che improvvisamente facciano ridere anche se prima erano stati bocciati. Molti nascono sul momento e sono legati agli argomenti del giorno e in quei casi non vengono neanche filtrati, vanno on line e basta, altrimenti finirebbero incompresi. I lavori che facciamo rimangono privati come le nostre identità, ma crediamo che si capisca che non siamo professionisti della scrittura.
Avete mai pensato alla possibilità di proporre un format di recensioni di album à la Hardcorella?
Ci arrivano spesso richieste di gruppi che vorrebbero mandarci dischi da recensire ma secondo noi sono trappole per scoprire dove viviamo! Comunque, ammesso che non sia così, abbiamo sempre declinato, è impossibile fare ironia a comando, mica siamo il Bagaglino.
La cosa del “Presto anche su carta” era da intendere definitivamente come uno scherzo o è un progetto ancora in cantiere?
No è assolutamente vera ma siamo pigri, incasinati e l’abbiamo lasciata un po’ nel dimenticatoio negli ultimi mesi. Però abbiamo accordi per almeno un’intervista bomba e tante sezioni che non trovano spazio on line. Promettiamo abbastanza solennemente di darci una mossa.
Al di là di qualche commento risentito, avete mai avuto degli hater veri e propri?
Se è per questo ci sono arrivate anche minacce di morte, ma le prendiamo sportivamente. Tutto sommato dopo un primo rodaggio nessuno se la prende più di tanto, almeno apparentemente. Ammettiamo che in certi casi siamo stati pesanti ma in realtà le reazioni peggiori sono arrivate ad articoli davvero troppo stupidi per prendersela. Ah adesso che ci ricordiamo, quando abbiamo scritto una news sulla scomparsa di Adottare soluzioni punk per sopravvivere non l’hanno presa bene, ma per quanto ci riguarda è una pagina davvero squallida, qualunquista e sessista, quindi chi se ne frega.
La top 3 degli articoli di Hardcorella Duemila.
Come preferenze nelle letture di certo l’articolo sulla Dispeed, quello su cosa nascondono i cantanti hardcore dietro la schiena e ultimamente quello delle buste di stupefacenti. Ci sembra di capire che la droga tira sempre. Sui preferiti in redazione non ci esprimiamo, anche perché spesso quelli che ci sembrano i più divertenti passano più in sordina. Per dire, di recente quella sui Migrative Approach ci sembrava fantastica ma ha avuto poche reazioni…
Quanti punti scena avete accumulato in due anni di vita come sito?
Credo che li abbiamo persi tutti. Però chi parla di noi nella vita reale ne accumula un casino. E chi dice di aver scoperto chi siamo vince la tessera gold.
Onnivori drogati o sXe?
Praticamente copriamo tutto l’arco dei generi che prendiamo in giro. Siamo con la coscienza a posto, almeno finché non ci uccideremo tra di noi.
Tutti i dettagli dell’Hardcorella Duemila Fest…
Los Fastidios e Agathocles headliner. No seriamente, non organizzeremmo una cosa del genere neanche sotto tortura, sappiamo cosa c’è dietro organizzare festival e concerti e non fa per noi.
Quali sono invece i gruppi che ascoltate più spesso?
Billy Boy e Sposa in Alto Mare.
Avete mai riflettuto sulla possibilità di coprodurre uno split degli Agathocles?
Sarebbe bello se sapessero che esistiamo, ma è difficile pensare che siamo arrivati fino in Belgio. Comunque se qualcuno volesse candidarsi come inviato da Bruxelles non lo cacceremmo a calci in culo.
Un titolo al volo in esclusiva per noi. Argomento: webzine!
Promettiamo che appena ne faremo una ve la dedicheremo pubblicamente! Magari sarà su di voi se combinate qualche cazzata, però poi dovete far finta di offendervi e dire a tutti che la pagheremo.
Noi abbiamo finito, grazie per la disponibilità. Potete chiudere come volete.
Grazie a voi, eravamo quasi emozionati, questa è stata la prima intervista che abbiamo accettato, anche perché le altre richiedevano essere presenti con un cappuccio in testa! Chiudiamo con un minimo di serietà, prendetevi cura di quella cosa che chiamate scena, farla funzionare dipende dall’impegno di tutti. Se poi questo impegno è maldestro anche meglio.