Reduci dall’eccezionale esordio Extraterrestrial Gastropod Mollusc, i ravennati Slug Gore portano il loro grindcore senza compromessi, le loro lumache e le loro motoseghe sulle colonne di Grind On The Road per rispondere a qualche nostra domanda. Imbracciate i fucili e buona lettura!
Ciao ragazzi, benvenuti su Grind On The Road! Le reazioni al vostro EP d’esordio sono state estremamente positive, anche qui tra la gente del blog. Ve lo aspettavate? Che impressioni avete avuto?
Essendo partiti con l’idea in testa di “fare un gruppo per divertirci e suonare nei pub vicino casa nostra” ed essere arrivati a fare dei Tour PIENI di date… diciamo che ancora siamo increduli!
Quali pensate siano i punti di forza di Extraterrestrial Gastropod Mollusc? La funzionale commistione tra death metal e grindcore vecchia scuola? Il taglio cazzaro (le lumache, i parassiti alieni…) unito all’esecuzione brutale? Diteci la vostra.
Adoriamo sempre ripeterci tra di noi che “facciamo qualcosa di serio… senza prenderci sul serio”. Noi quattro ascoltiamo dal grind al death metal, dall’hardcore al beatdown, uniamo tutte queste influenze con l’obiettivo di portare un “party” dal vivo. La situazione cazzeggio è sempre presente, senza però superare quella linea che rende il progetto “parodistico”, i testi e l’immaginario colpiscono comunque qualcosa di forte.
Sulla pagina Bandcamp del gruppo definite la vostra musica “created by God’s malevolence”. Il messaggio è abbastanza chiaro, ma vi piacerebbe approfondire? Quanta della cattiveria e della – appunto – malevolenza che traspare dalla vostra musica vive in voi? Quanto siete incazzati, e quanta della vostra incazzatura mettete nella vostra arte?
Questa incazzatura si rivede nell’energia che ci mettiamo quando suoniamo i pezzi, di solito nel death metal si tende a stare fermi muovendo la testa a suon di rullante. Con Slug Gore invece sudiamo in modo assurdo perché abbiamo un tiro forse punk hardcore nell’esecuzione, quindi si finisce sempre per fare stagedive e cadere di testa.
Domanda di rito, ma che regala sempre sorprese: influenze musicali principali per le canzoni degli Slug Gore? Ha senso fare una distinzione tra influenze provenienti dall’Italia e da fuori lo Stivale? Se sì, cosa avete avuto dalle una e dalla altre?
Slug Gore nasce dall’incontro tra Andrea (Poldo, voce) e Alessandro (Fuoco, chitarra). Abbiamo visto i Grumo dal vivo e abbiamo detto: “Cazzo! Facciamo questa cosa!”.
Alla fine in studio è nato tutt’altro a causa delle nostre varie influenze.
Ale viene dalla vecchia scuola grind e powerviolence bella tirata.
Poldo, nonostante il black metal sia parte del personaggio, ascolta molto death e molto hardcore.
Pietro passa dai grandi classici al death metal moderno.
Danny invece viene dal metalcore, ma ha comunque knowledge di ogni genere.
Mostruosi parassiti, creature aliene dal sottosuolo e gigantesche lumache. Il concept che sta dietro la vostra musica e che ne popola le grafiche sembra ispirato ai kaiju-movie di serie B e all’immaginario fantascientifico del secolo scorso. Quali sono le principali ispirazioni non-musicali degli Slug Gore tra film, videogiochi, libri e fumetti?
Potremmo stare qui a nominare decine di titoli, basta vedere il nostro back video che proiettiamo quando suoniamo: si possono intravedere film come Godzilla, Bad Taste, Slugs, The Deadly Spawn, Them e videogiochi come Metal Slug, Centipede, Eternal Champions, Earth Defence Force e Nightmare Creatures.
Cambiamo tema. Una cosa che mi ha sempre divertito dei concerti grindcore è che spesso non si capisce un cazzo: chitarre totalmente a caso, batterie assordanti e voci coperte dal bordello generale sul palco. Quanto gli Slug Gore hanno pensato alla resa live durante la scrittura di Extraterrestrial Gastropod Mollusc?
In realtà poco, è stato tutto molto di pancia e ci siamo semplicemente buttati. Il nostro battesimo del fuoco è stato al Bocciodromo con i Cripple Bastards. Abbiamo avuto modo di provare la nostra musica da un grande impianto e fortunatamente avevamo ragione.
Vi piace suonare dal vivo? Quanto pensate sia importante nell’esperienza di un musicista avere un contatto così diretto con il proprio pubblico (in particolare per chi suona un genere così di nicchia)?
Slug Gore è un progetto che nasce per divertirsi. Nonostante molti progetti siano fatti per suonare bene in album, noi al contrario facciamo musica che abbiamo bisogno di portare dal vivo. Proprio per l’attitudine party vogliamo sempre presentare uno show divertente dal primo all’ultimo pezzo.
Dopo l’Ep d’esordio di cui abbiamo parlato ve ne siete usciti con un singolo, “Mucus Chainsaw”. È l’anticipo di qualcosa? C’è un full length all’orizzonte per gli Slug Gore? Cogliamo l’occasione per ringraziarvi di tutto ragazzi, in conclusione vi lasciamo uno spazio per condividere quello che volete col pubblico di Grind On The Road.
Stiamo quasi a metà del full length, abbiamo deciso di iniziare a lavorare a questo progettone figo per consolidare tutto ciò che abbiamo fatto in questi mesi.
Magari quando uscirà, piacerà a molta gente oppure a pochissima gente, l’importante per noi è che prima o poi veniate a far festa ad un nostro live!