Nel 2024 non ha più senso spendere ulteriori parole di elogio per Steve Von Till, musicista americano tra i più versatili e profondi del panorama folk/drone/psichedelico a stelle e strisce. Soprattutto se si parla di uno dei suoi progetti meglio riusciti e produttivi, ovvero Harvestman. Per non venir meno alla sopracitata produttività, come largamente annunciato esce il secondo capitolo della trilogia Triptych, stavolta incentrato sulla Luna del Cervo. Per chi non lo sapesse si tratta del periodo dell’anno in cui ai cervi maschi crescono le corna.
Rispetto al precedente si può dire che questa seconda parte spinge un po’ di più l’acceleratore su psichedelia e influenze kraut, incorporando elementi etnici e tribali come in “The Hag of Beara vs the Poet” o dipingendo scenari esotici con le trombe altisonanti di “Damascus” (uno dei pezzi migliori del disco). Come nel precedente, Von Till ci presenta anche in questo lavoro un pezzo registrato in due versioni diverse: in questo caso si tratta proprio di “The Hag of Beara vs the Poet”. Continua inoltre la collaborazione con Al Cisneros, amico di lunga data di Steve Von Till e arrangiatore proprio di questa versione dub dell’opener. L’album nel suo complesso scorre forse leggermente meglio del precedente, è più fluido e i suoni sembrano amalgamati con più eleganza. Si tratta comunque, come tutti i lavori del musicista americano, di un unico monolite scisso in capitoli solo per semplicità ma che andrebbe apprezzato nella sua interezza, considerando tutti i tasselli come parti di un unico disegno. Da sottolineare la fantastica conclusione “The Unjust Incarceration”, impreziosita da avvolgenti cornamuse.
Steve Von Till sta solcando una strada veramente particolare con il suo progetto Harvestman, in particolare con queste ultime uscite. La direzione non è nitida, ma è palese come il musicista americano abbia una visione estremamente lucida e appassionata del suo lavoro. È vero che ogni suo lavoro richiama a sé molta attenzione ma, detto con grande onestà, noi tutti vorremmo che la sua ispirazione non finisse mai.
(Neurot Recordings, 2024)
1. The Hag of Beara vs the Poet
2. The Falconer
3. Damascus
4. The Hag of Beara vs the Poet (Forest Dub)
5. Vapour Phase
6. Galvanized and Torn Open
7. The Unjust Incarceration