Gli Hierophant sono una band black/death metal italiana in circolazione da parecchio tempo, infatti la fondazione risale ben al 2009, ed oggi dopo due anni dalla pubblicazione dell’ultimo disco, ecco arrivare un live album contenente alcuni brani pescati direttamente dalla loro ultima fatica, intitolato Gateway to the Abyss.
Toccherà all’intro “Mortem Aternam” il compito di calarci nel mood dell’album, grazie alle sue atmosfere cupe ed oscure che riverberano in un sound volutamente tetro. Subito dopo arriverà “Seeds of Vengeance” che scatena la furia dei Nostri grazie ad un drumming incalzante e riff serrati, il tutto completato da linee vocali profonde e graffianti, non manca un bell’assolo di chitarra vorticoso in grado di spezzare la tensione del brano e accompagnarci verso un finale dalla ritmiche marziali e cadenzate; con “In Chaos, In Death” troveremo invece un canzone dalle tinte sulfuree con un interessante riff melodico iniziale che poi andrà a svilupparsi verso coordinate prettamente black metal, tra cambi di tempo incisivi, riff dissonanti ed un drumming sempre poderoso ed energico. Il finale viene affidato a “Nemesis of thy Mortals”, che supera i sette minuti di durata e prosegue nell’opera distruttiva intrapresa dagli altri brani sfoderando alcune melodie ficcanti dal sapore litanico, nella parte finale, in grado migliorare la resa del brano.
In complesso devo ammettere che Gateway to the Abyss è un disco che funziona: risulta ben registrato, mantenendo intatto il piglio tipicamente live che predilige alcuni suoni un po’ distorti e “veri” rispetto alla precisione chirurgia delle registrazioni da studio, inoltre la dimensione live mette in risalto quel sound oscuro e mefistofelico, tipico di Teitanblood ed Archgoat che risulta essere caro anche agli Hierophant, andando a rafforzare la resa finale del platter.
(Dusktone, 2024)
1. Mortem Aternam
2. Seeds of Vengeance
3. Devil Incarnate
4. In Chaos, In Death
5. Death Siege
6. Nemesis of thy Mortals