Dopo l’uscita di Mass Grave per la Season of Mist, gli Hierophant avevano annunciato, circa un anno fa, un cambio di line-up consistente nel ritiro di Giacomo e Steve, che abbandonavano il progetto, e nell’ingresso di Fabio Carretti al basso e alla voce. Hierophant, quindi, come trio. Dopo, tutta una serie di date pazzesche: il tour europeo di spalla ai Broken Hope, quello italiano e le presenze nei festival di tutta Europa (Solo Macello Fest, PartySan, Void Fest, Ieper Fest, Netherland Deathfest, Into The Abyss, Outch Fest). Adesso sono tornati per darci un assaggio e un’anticipazione di ciò che bolle in pentola e suggerirci le coordinate verso cui verrà indirizzato il nuovo corso artistico della band.
Si tratta di Spawned Abortions, un 7” di due brani uscito per Unholy Anarchy Records. Come era lecito aspettarsi l’approccio è sempre (più) orientato su un death metal, rinforzato da tutta la macilenza, l’asfissia e la sgranata saturazione propri del combo ravennate, più qualche tocchetto di black. E se non bastassero i tre minuti di paura di una titletrack maestosa, che è una montagna in testa, nel lato B gli Hierophant omaggiano il genere coverizzando “Realms of Chaos”, un classico dei Bolt Thrower. Lo fanno a loro modo, rendendo tutto, se possibile, più cupo e nero, esaltando tutte le possibili vene intrinsecamente maligne del brano ed immettendo linfa nuova a un paradigma del genere.
In entrambi i casi gli Hierophant superano abbondantemente il banco di prova e Spawned Abortions, oltre che essere un’istantanea che ci rassicura sull’ottima forma dello stato artistico della band, è in sé un piccolo gioiellino da collezione.
(Unholy Anarchy Records, 2018)
1.Spawned Abortions
2.Realms of Chaos