Fade, Remain è l’ennesima dimostrazione di come in un certo ambito sonoro gli ILUITEQ del duo Bellucci – Calzoni, siano una realtà di primissimo piano a livello internazionale. Ne abbiamo parlato spesso su Grind on the Road, impossibilitati a fare diversamente, costretti da album costantemente inquadrabili su prestazioni di livello. Attivi sin dal 2019, gli ILUITEQ hanno ormai ormai raggiunto lo status di realtà sonora caratterizzata da un sound consolidato, e immediatamente riconoscibile, che, però in questa occasione si apre a una maggiore profondità, grazie alla presenza di Eraldo Bernocchi, autore di grande creatività che fa dell’avanguardia il suo punto di forza. Al drone ambient di matrice iluitequiana si sommano chitarra e piano, in un connubio che guarda alla profondità del suono, valorizzato grazie ad una cura attentissima delle frequenze più basse.
Quello che abbiamo tra le mani deve essere inquadrato come un passo avanti in un ipotetico percorso volto ad una maggiore introspezione, soprattutto se rapportato al precedente, da cui differisce anche per una maggiore, e più spiccata nitidezza sonora, volta a una migliore efficacia comunicativa. Un album che, concettualmente parlando, si muove intorno alla dicotomia tra scomparire e restare, in un ambito sia meramente fisico che anche più elevato, da un punto di vista quindi spirituale. Fade, Remain è quindi un disco che guarda, osserva e cerca di spiegare senza voler essere invadente. E che possiamo descrivere come un paesaggio avvolto dalla nebbia, che non può non richiamare il Bosco della Panfilia, nella bassa ferrarese, dove sono state effettuate le registrazioni sul campo. Un paesaggio che perde i propri contorni, li vede sfumare malinconicamente, e trasformarsi in quello che la nostra mente intende vedere, cioè ciò che ci fa meno paura e che ci fa sentire protetti anche se – sappiamo – non essere la realtà ma solo la nostra proiezioni interiore.
Ed è qui in questa terra umida dominata dalla nebbia che si decide della dicotomia di cui sopra. Restare o scomparire. Per quello che ci riguarda, con un album così avvolgente, non abbiamo alcun dubbio, restiamo, forti dell’idea che l’unica dissolvenza che spiritualmente accettiamo sia quella della dipartita fisica.
(13/Silentes, 2025)
1. Fade, Slowly
2. Fade, In The Wind
3. Fade, In The Dusk
4. Fade, Out On The Horizon
5. Remain, Behind The Shadow Of Time
6. Remain, Alone
7. Remain, True
8. Remain, In This Silent Place