1. Via del Serpente, ore 20
2. Pietra Grezza
3. Ballo Excelsior
4. Egregoro
5. Crapula
6. V.I.T.R.I.O.L.
7. Tenet
Sono ormai nove anni che gli Juggernaut sono in giro, ma tra cambiamenti di line up e la defezione del cantante molte cose sono cambiate.
Un ambito musicale che al mondo da sempre tutti ci invidiano, in quanto siamo maestri di indiscusso gusto, è quello delle colonne sonore. Dal più famoso Morricone, passando per Piccioni e Umiliani, l’Italia ha fatto davvero scuola. Perché parlare di questo? Perché nei Juggernaut del post metal di …Where Mountains Walk non sono rimaste che delle scorie. Ora, dopo sei anni, i romani sono tornati con un lavoro di una bellezza cangiante, che pesca a piene mani dalla produzione dei musicisti appena citati.
I ragazzi di Roma, padroni come non mai dei loro strumenti, mettono in scena un concept di spessore che ci accompagna durante il susseguirsi delle tracce: la storia, ambientata in Italia negli anni 70, inizia quando un giornalista riceve un invito a cena che potrebbe aprire molte porte… Con questo incipit (https://juggernautband.wordpress.com qui tutta la storia) il lavoro si dipana tra suggestioni post rock che mutano repentinamente in bossanova piuttosto che in sfuriate di chiara matrice post metal, che vanno a braccetto con ritmi tzigani. Difficile scegliere una traccia migliore dell’altra, in quanto tutte colme di sfumature e dettagli: “Egregoro” è forte di un intimismo epico e “Crapula” prende l’ascoltare e lo porta prima a fare headbanging e poi con gran classe lo accompagna in balera a fare un ballo di coppia. Veramente devastante il risultato finale.
Se dovessi fare un parallelo per genialità di intenti, il paragone sarebbe con l’imprescindibile Director’s Cut dei Fantomas dell’inimitabile Mike Patton. Rincaro ulteriormente la dose dicendo che se si volesse dare una voce ai rinnovati Juggernaut solo il generale Patton potrebbe arricchire i futuri brani, con un cantato rigorosamente in italiano.
La registrazione e il missaggio a cura di Valerio Fisik al Hombrelobo Studio di Roma e il master di Paso allo Studio73 (ma che ve lo dico a fare…) sono di altissimo livello e valorizzano ogni arrangiamento. Trama è un lavoro epocale che farà parlare di sé per lungo tempo. Un disco imprescindibile.
8,5