Uscito in digitale ad aprile di quest’anno, l’ottimo terzo album degli ateniesi Kalpa, A Grand Misconception, vede meritoriamente luce anche in un vinile, coprodotto e uscito a fine giugno. La band greca, che per impegno politico è nei fatti una band hardcore, continua il proprio percorso stilistico, arricchendolo e suggellandolo con questo gioiello. Se a fine ascolto l’impressione sarà quella di avere ascoltato un album fiero ed onesto, i Kalpa, che non sono cinque ragazzini che emulano la moda di turno, il loro hardcore, o quel che ne resta, lo rendono complessissimo. Post-hardcore alla Norma Jean, metallic hardcore grezzo e arrugginito devoto al caos e allo zozzume sludge, con riffoni secchi e latori di tetano, ma pure non mancano tirate blackened o momenti di dark hardcore. Con questi ingredienti i Kalpa, senza, però, che la voce accondiscenda mai ad un cantato pulito, danno persino tanto spazio alle atmosfere e ad aperture, screziando gli affondi più irrequieti e bovini con affreschi di grasse pennellate di toni neri. I brani hanno un minutaggio medio/basso che non supera mai i quattro minuti.
A Grand Misconception è un gioiello dalla trama fine, un fascio di muscoli tesi e scattanti ma guidati da una mente lucida. Nel complesso è un lavoro piacevole, per molti tratti notevole, ed un ascolto obbligato per chiunque piaccia questa roba e ne cerca di nuova e valida.
(Nothing to Harvest, Wooaaargh, SweetOhm, Body Blows, Pandora Records, Merda Distro, Underground Union Records, Falkoping DIY, Rakkerpak Records, Bike Punk Salamanca, Prejudice Me Records, Pattern Recognition, 2019)
01.Cross Sections
02.Bystanders
03.It’s Not Always About You
04.Discomfort-Anxiety
05.No Discount
06.Open Parties, Empty Streets
07.Paper Walls
08.A Grand Misconception