Ah i Kampfar, la band che personalmente ho sempre considerato come bonacciona nel panorama black metal norvegese. Perché? Non lo so, mi stanno simpatici e se devo proprio dirla tutta, fra tutti gli esponenti del black metal moderno, mi danno l’impressione di quelli che sanno fare le cose in maniera diversa, non voglio dire “meglio”, ma di sicuro con più ispirazione.
Lausdans Under Stjernene è un singolo e va da sé che è difficile trarne una critica approfondita come si potrebbe fare con un full length. Però si tratta di un brano anche abbastanza lungo e molto diversificato nel suo procedere. È un brano che si evolve poco alla volta e non risulta mai ripetitivo, ha una crescita quasi naturale in cui delle chitarre pulite si trasformano in un riff trascinato e distorto che nasconde grazie a un passaggio tra i versi che fa pensare a delle campane. La scrittura e lo spirito in più di un’occasione fa pensare agli Opeth all’epoca dello spartiacque Watershed, soprattutto sulle chitarre pulite. Comunque in seguito tutto si trasforma in un black metal come quello a cui ci ha abituato la band, fatta eccezione per delle melodie che richiamano le atmosfere vichinghe dei Moonsorrow e un dato momento del pezzo, molto breve in cui entra con timidezza un violino, quel preciso momento è di una bellezza incredibile, perché se fino a un momento prima avevi in mente lande innevate, di colpo nella mente compare un vicolo buio e fumoso, illuminato solo da un lampione morente. E poi niente, il brano termina esattamente com’è iniziato: con semplicità e senza troppe pretese.
Che dire, da loro ci si può aspettare solo qualità, alta qualità, tutto quello che fanno, compreso questo singolo contiene una cosa fondamentale, la sobrietà. I Kampfar non puntano ad apparire cattivi, oscuri, freddi o minacciosi, loro fanno quello che viene loro in mente e basta, ma così dovrebbero fare tutti. In questo singolo come nei dischi del passato ho sentito espressività, ho sentito lo spirito creativo di musicisti sereni, lontani dal voler apparire per forza e questo mi basta per dire che questa musica è bella. Io intanto tengo le dita incrociate per un nuovo disco, anche se dopo trent’anni o quasi, questi ragazzi non hanno più nulla da dimostrare.
(Indie Recordings, 2022)
1.Lausdans Under Stjernene