Gli anni passano, ma non il desiderio di condividere pensieri ed emozioni attraverso la musica. Il quartetto romano Klimt 1918 ritorna nel 2017, dopo una lunga assenza dalle scene, con un’opera ambiziosa e allo stesso tempo pericolosa. Suddetta opera (data la notevole mole di materiale accumulatosi nel tempo) esce in veste doppia, sotto il nome di Sentimentale e Jugend, due album per circa un’ora e mezza di musica. Il sound segue il già consolidato trademark della band, a base di post-rock incrociato con il rock alternativo ed il pop più elegante.
Nonostante l’opera sia a due facce non si trovano particolari differenze tra un volto e l’altro. Tralasciando i molteplici significati e ciò che concettualmente sta dietro ad ogni brano, va detto che il lavoro nel suo complesso è assolutamente emozionale e votato a toccare le corde giuste dell’anima. Ciò viene fatto con una semplicità disarmante, senza il bisogno di chissà quali artifici. Il mood malinconico ed etereo tanto caro alla band emerge in ogni strato del lavoro (“Montecristo” e “Ciudad Lineal” tra le tante), grazie ad un uso sempre intelligente delle chitarre, votate sia ad accarezzare (si ascoltino brani come la soffusa “It Was To Be” o la tintinnante “Unemployed & Dreamrunner”), creando un’atmosfera sognante ed impalpabile, che a colpire in maniera più dura, ma sempre con un tocco delicato. Vi è infatti la presenza anche di brani più aspri (“Comandante” e “The Hunger Strike”, per fare un paio di esempi), nei quali le asce sono supportate da una sezione ritmica decisamente potente ed incisiva. Non mancano, come già anticipato, brani dall’anima più pop, come “La Notte”, intervallati anche da sezioni pregne di epicità ed in alcuni frangenti anche di narrativa cosmica (“Stupenda e misera la città”). Una nota curiosa riguarda le vocals, che ricordano moltissimo il cantato dei Pet Shop Boys, specie in brani come “Nostalghia”, ma è una caratteristica che aleggia ovunque. Da menzionare infine la cover dei Berlin, “Take My Breath Away” (proprio quella del film Top Gun), rielaborata in maniera tale da risultare ancora più emotiva dell’originale, e la decisamente più sperimentale “Resig/Nation” colma di arrangiamenti di fiati e situazioni più grevi, un brano decisamente difficile da digerire, ma degno comunque di ascolto.
Il nuovo doppio album dei Klimt 1918 va assaporato piano piano, magari prediligendo l’ascolto in notturna. Sarebbe stato lecito però aspettarsi un pochino di innovazione in più, ma con album di tale qualità non se ne sente tanto la mancanza. Nonostante alcune soluzioni strumentali ripetitive, la band è promossa senza dubbio. Consigliatissima la versione art book contenente entrambi gli album (ed una bonus track). Buon ascolto!
(Prophecy Productions, 2016)
Sentimentale :
1. Montecristo
2. Comandante
3. La Notte
4. It Was To Be
5. Belvedere
6. Once We Were
7. Take My Breath Away (Berlin cover)
8. Sentimentale
9. Gaza Youth (Exist/Resist)Jugend :
1. Nostalghia
2. Fracture
3. Ciudad Linead
4. Sant’Angelo (The Sound & The Fury)
5. Unemployed & Dreamrunner
6. The Hunger Strike
7. Resign-nation
8. Caelum Stellatum
9. Juvenile
10. Stupenda e Misera Città
11. Lycans (bonus track)