Fysisk Format si dimostra una label attenta: oltre ai già lodati Spurv, rilascerà la seconda fatica dei Leonov dal titolo Wake, album pesantemente ispirato al viaggio che Dante Alighieri narra nella Divina commedia nella parte legata all’inferno.
Il disco di esordio lasciava intravedere le potenzialità del combo ma non era sufficientemente a fuoco per poterle far risaltare. In Wake La commistione tra post-rock e psichedelia vagamente doomeggiante viene ulteriormente rifinita. La voce ammaliante di Tåran Reindal si appoggia sinuosa sui tessuti funerei creati dagli strumenti. Cinque brani caratterizzano il disco: “I am Lion, I am Yours” ed “Eucharist ” intraprendono una marcia fatta di tempi rallentati e riff doom e sono i brani più assimilabili a band come Windhand o i nostrani Messa. La cura degli arrangiamenti è palpabile ed è nei brani più lunghi che i norvegesi danno il meglio: lo struggimento della meravigliosa “Shem” lambisce territori post-metal con vette emozionali davvero incredibili. La chiusura affidata a “Wake” è un lento sprofondare dolce in una selva oscura e misteriosa.
Nel loro secondo lavoro i Leonov mostrano carattere da vendere e non possiamo fare altro che consigliare a tutti i nostri lettori un disco di questa portata. Da top ten di fine anno.
(Fysisk Format, 2018)
1. I am Lion, I am Yours
2. Eucharist
3. Shem
4. Oceanode
5. Wake