La Subsound Records segna un altro punto a proprio favore. Nel mare in tempesta del “post-quellochevolete” riesce a scovare una tra le realtà più interessanti che ci sia capitato di ascoltare di recente. I LERA sono un quartetto sardo che arriva al debutto con un album, Rêverie, che li proietta immediatamente in quel preziosissimo file, che abbiamo salvato in triplice copia per paura di perderlo, in cui siamo soliti collocare i nomi da tenere d’occhio con maggiore attenzione. Il disco si caratterizza per la sua capacità di tenerci incollati all’ascolto, con un’alternanza di soluzioni sonore che si susseguono copiose andando a creare un’atmosfera intrigante fatta di contrasti che si fondono attraverso ipnotici passaggi, fino ad una resa finale globale omogenea, come a voler sancire che le distanze iniziali altro non erano che apparenza.
Tra le tante interpretazioni del francese “rêverie” mi piace quella che rimanda al nostro “sogno ad occhi aperti”, soprattutto quando la posso identificare con un album malinconicamente sublime come questo, che sono portato ad associare ad un immaginario in bianco e nero in cui, da un momento all’altro, tutto può accadere. È l’ascolto degli otto brani di Rêverie che mi spinge in questa direzione, grazie alla magia e alla bellezza di un disco che, guidato da una voce eterea e sognante, riesce a farci sentire al sicuro, mentre intorno tutto sta cambiando, sta deflagrando in tutte le direzioni possibili.
Qui, dove manca completamente qualsivoglia punto di riferimento a cui legarsi, arriva la sublimazione del loro amore per l’isola che li ha generati, una terra misteriosa, che, proprio come il disco, sa mostrare il suo lato più selvaggio e incontaminato solo a chi ha veramente il coraggio di osare. Rêverie è un album affascinante che sa quando spingere sull’acceleratore, e quando portarci dentro di noi, dove il respiro riverbera nel vuoto diventando tuono. Da ascoltare ad oltranza e a ripetizione.
(Subsound Records, 2025)
1. Dead Flowers
2. 78
3. Doppelgänger
4. 217
5. Sonder
6. C-14
7. Of Lights and Shades
8. 579