Lindy-Fay Hella è nota per essere la voce femminile dei Wardruna, ma ha anche un progetto solista con il quale ha pubblicato il debutto Seafarer nel 2019 prima di unirsi artisticamente con Roy Ole Førland (in arte Dei Farne) per produrre altri due lavori, Hildring e questo Islet. Dello stile musicale dei Wardruna non c’è praticamente traccia se non in piccoli momenti (parentesi strumentali o innesti di strumenti tradizionali): l’album che abbiamo tra le mani è di fatto un viaggio tra sonorità (dark) wave, synthwave, trip-hop, dream pop, ambient ed elettronica, con forti rimandi ai Depeche Mode, ai The Gathering, agli Air e ai Röyksopp (potremmo sentirci anche qualcosa dei nostrani Bosco Sacro).
Indubbiamente Islet ha alcune buone frecce nel suo arco, prima tra tutte la bellissima voce di Lindy-Fay Hella: cristallina, danza senza fatica tra la leggiadria e la potenza, adattandosi ai tappeti elettronici che la circondano creando di volta in volta atmosfere di impatto sempre diverso e senza dubbio piacevoli, ma forse un po’ troppo “leggerine”. Dal nostro punto di vista i momenti migliori vanno ricercati nelle parentesi più cupe e sciamaniche, dal tocco più tribale e dark-wave, o in quelle più nebbiose e riflessive: qui davvero la musica del duo sa farsi trascinante ed ipnotica, mentre negli altri casi non riesce forse ad incidere e ad essere ficcante come vorrebbe. Casi emblematici sono ad esempio le iniziali “Dark Water” e “Whisper”, oppure la triade conclusiva composta da “Don’t Do Right”, “Furnas” e “The Fluttering Sail”; la parte del centrale vede invece un alleggerimento delle atmosfere che di fatto fa un po’ calare l’attenzione.
Islet è composto da nove tracce, e di queste almeno due terzi sono più che valide: indubbiamente la prova è stata superata dal duo Lindy-Fay Hella & Dei Farne, ma era forse lecito aspettarsi qualcosa di più. Aumentando i momenti più tribali e cupi, e di fatto incrementando anche il peso specifico del disco, si sarebbero forse ottenuti risultati migliori, ma resta comunque un ascolto soddisfacente e adatto, per via delle sonorità eterogenee che presenta, al passaggio tra una stagione fredda e di torpore come l’inverno a quella di rinascita e di calore come la primavera. Promossi, anche se con qualche riserva.
(By Norse Music, 2024)
1. Sintra
2. Dark Water
3. Whisper
4. Low Water
5. Slowly The Lights Dies Out
6. Like The Star
7. Don’t Do Right
8. Furnas
9. The Fluttering Sail