Attivo dal 2015, il quartetto lombardo dei L’Oceano Sopra con il nuovo Kéreon arriva alla seconda prova sulla lunga distanza, dopo un debutto omonimo del 2017. Pubblicato a fine marzo in digitale come autoproduzione, prossimo alla release in formato fisico per Fresh Outbreak Records e Non Ti Seguo Records, Kéreon inserisce la band in quel sentiero a metà tra screamo e post-hardcore che, se da un lato è già stato ampiamente battuto in Italia e altrove, dall’altro dimostra ancora ampi margini di percorribilità.
La maniera in cui i Nostri intendono il genere è quella più tagliente, desolata e oscura. Giusto per porre un riferimento, si potrebbe dire che l’operato degli Storm{O} inizi a fare scuola: con i dovuti distinguo, anche qui si respira quel senso di irrequietezza che contraddistingue i bellunesi, stagliato su un’incessante dinamica mathcore, così come simile è l’approccio fortemente lirico ed immaginifico ai testi, nonché la perentorietà nei momenti più laceranti. Non che ci si trovi davanti a un copia-incolla, anzi, la band dimostra una grande maturità di scrittura nel trovare tutta una serie di soluzioni azzeccatissime e legarle insieme in una tracklist che scorre via che è un piacere. Tra il mathcore à la Converge che apre a scenari desolanti in “Kéreon (La solitudine del faro)”, tra un basso super fantasioso che in più momenti diventa protagonista, tra spoken word dall’irruenza hardcore e scream ferocissimi (“Itaca”), tra d-beat epici, un riffing di chitarra sempre sul pezzo e momenti di grande emotività (“Governo l’ombra”), non si può dire che il quartetto non abbia assorbito al meglio ognuna delle proprie influenze. Anzi, sembra che le abbia frantumate per ricrearne un mosaico di pregevole fattura.
Certo, se non siete fan dei generi in questione non lo diverrete oggi, ma se anche voi non potete proprio fare a meno di massacrarvi la psiche con questa musica a prova di cardiopatici dovreste assolutamente fare vostro Kéreon, e scoprire una band che non solo si incanala alla perfezione nella scena post-hardcore italiana, ma si propone anche a diventarne una dei maggiori esponenti.
(Autoproduzione, Fresh Outbreak Records, Non Ti Seguo Records, 2020)
1. Kéreon (La solitudine del faro)
2. Itaca
3. I Lupi nei muri
4. Governo l’ombra
5. Nubi