I Lotus Thief e i Forlesen hanno in comune diversi componenti delle rispettive band, che in un modo o nell’altro portano i contributi in maniera trasversale in ogni album che i gruppi producono, creando una sottile linea di unione che si rafforza notevolmente nel presente EP, uno split composto da due tracce, una per band, che di fatto sembrano essere state composte dalle medesime teste. I pezzi sono stati pensati in periodo di pandemia e rifiniti negli anni a venire, e sviluppano due concept piuttosto interessanti.
Aprono le danze i Lotus Thief con “In Perdition”, una composizione che prende le mosse dal Decameron di Boccaccesca memoria, riferimento perfetto se pensiamo a quando è nata l’idea per questo pezzo. Le atmosfere inizialmente sono sospese, dilatate, bucoliche e rilassate, ma piano piano le nubi si addensano e dopo un break dal sapore quasi psichedelico cala l’oscurità e il brano assume connotati epici e magniloquenti, la velocità aumenta innestando ritmiche progressive unite alla muscolarità del black metal anche se la base prettamente doom e ambient rimane preponderante. La chiusura riprende i toni distesi dell’apertura, quasi a voler dare un segnale di speranza alla fine della tempesta. I Forlesen dal canto loro decidono di reinterpretare un classico della musica Appalachiana, la ballata folk (di origine scozzese, a quello che si legge in giro) “Black Is The Color”, brano sull’amore negato che i Nostri decidono di incupire ulteriormente grazie alla loro indefinita miscela di sonorità che attingono dal doom, dal black metal, dalla psichedelia e dall’americana. Il brano richiama molto le composizioni presenti in Black Terrain, splendido ultimo parto del gruppo, e si apre con un drumming tribale e ipnotico che fa da spina dorsale a tutta la canzone. Attorno a questa robusta struttura ritmica si sviluppa una composizione avvolgente e sontuosa, che di fatto non presenta particolari rivoluzioni in termini di climax o sonorità, puntando tutto sulla sua capacità di irretire l’ascoltatore e di ipnotizzarlo con un mantra dal sapore esoterico e mistico, che non perde però la sua capacità di essere ammaliante.
Questo split ha un unico difetto, la sua natura di EP: troppo breve, lascia l’amaro in bocca e un senso di occasione persa, di qualcosa di incompiuto. I Lotus Thief e i Forlesen hanno creato insieme qualcosa di magico, che meritava un approfondimento e uno sviluppo maggiore, che ci auguriamo possa realizzarsi in futuro. I due gruppi hanno dalla loro una classe e una creatività innegabili, riescono a giocare con le influenze e le atmosfere creando mondi a parte, e una dimensione come questa li imprigiona troppo. Probabilmente si è trattato di un divertissement, di un esperimento messo in gioco dai due gruppi, ma visto il risultato sarebbe forse il caso di ripetere il tutto in una forma, quella del full-length, che meglio si adatta alla musica dei Nostri.
(I, Voidhanger Records, 2024)
1. In Perdition
2. Black Is The Color