Seguo da anni, con grande interesse e malcelata ammirazione i Lourdes Rebels. Proprio quando pensavo che fosse un progetto (piacevolmente) archiviato, e che non avrei mai più avuto modo di godere delle trovate sonore del duo Bonora–Villani, ecco arrivare in redazione il promo del nuovo album, il primo con la collaborazione della Maple Death, etichetta sempre più attenta a certe sonorità e autentica capofila di un certo modo di pensare la musica. Da un connubio del genere ero certo che sarebbe uscito un lavoro coi controcazzi e così è stato. Ok, forse sono di parte, ma c’è del vero in quello che vi sto dicendo.
Dopo il debutto omonimo in CD del 2012 e l’accoppiata in vinile 12″ di Snuff Safari (2015) e Lolita (2017) ecco arrivare il nuovissimo Necronomicon III, album che, come detto, oltre a sancire il ritorno dei Lourdes Rebels, ce li mostra in grandissima forma, sempre attenti a ogni tipo di contaminazione, e quanto più possibile slegati da ogni calderone musicale (e concettuale) in cui negli anni scorsi in molti hanno provato (ovviamente fallendo) a infilarli. Il disco, registrato in parte con un registratore a cassette analogico a 4 tracce, si muove intorno a un tappeto di synth che, tra soluzioni analogiche dai chiari riferimenti alle colonne sonore anni Settanta, e sferzate più contestuali al nostro quotidiano, si presenta come un ipotetica via di mezzo tra il krautrock e la psichedelia più acida.
Necronomicon III è il classico disco marchiato Lourdes Rebels, spiazzante ma comunque e costantemente a fuoco in ogni suo dettaglio, anche quello ipoteticamente più marginale. Approccio, questo, che fa della band un unicum che spicca in mezzo alla noia delle estetiche contemporanee, permettendo a chiunque di individuarli e riconoscerli. Attenzione però, nel momento in cui pensi di averli capiti, loro hanno già svoltato, e sono altrove. Non fai in tempo a metabolizzare la loro attitudine che sei già stato spiazzato. Lourdes Rebels è un progetto che intelligentemente non si prende troppo sul serio, autoironico, che riesce ad essere in una moltitudine di posti contemporaneamente, chiedendoti di seguirlo e di aderire alla sua insana e affascinante follia.
(Maple Death Records, 2023)
1. La Sfinge
2. Hi-Cd Boy
3. Il Pozzo
4. Candle Fly
5. Jacuzzi Soup
6. Kookaburra
7. The Valmont Intrigue
8. Suzy Creamcheese
9. Damask Garden