I Lumen Ad Mortem sono un terzetto black metal australiano, di formazione piuttosto recente, parliamo infatti della fine del 2019; i Nostri pur provenendo dalla terra dei canguri si sono ispirati marcatamente al black norvegese, strizzando l’occhio alla scena old-school, bastano infatti pochi minuti d’ascolto affinchè balzino all’orecchio pesanti influenze provenienti da Immortal, primi Emperor ed anche qualcosina mutuato dagli svedesi Naglfar.
Una volta iniziato l’ascolto di Upon The Edge Of Darkness, partiremo per una sorta di viaggio astrale che ci catapulterà tra i fiordi ed freddi boschi scandinavi: “Infinite Resonance” apre le danze con un’intro caratterizzata da melodie dilatate e cori solenni, vagamente cupi, che riporteranno alla mente i canti nanici de Il Signore Degli Anelli; seguono riff monolitici e tempi medi poderosi, arricchiti dall’uso sapiente di alcune melodie dosate al punto giusto. Giunti a “Ethereal” verremo accolti da terremotanti up-tempo e pattern di batteria sostenuti, dopo di che verrà ceduto il passo a tempi medi stentorei dal taglio marziale; vengono inoltre utilizzati alcuni cori epici in sottofondo che conferiscono un mood mistico alla traccia, mentre in “The Voices From the Stream” tornano a farsi sentire prepotentemente le influenze di sopra citati Emperor. In questa canzone viene dato maggior spazio a melodie e riff rarefatti grazie ai quali i Nostri intessono trame ficcanti in grado di catalizzare l’attenzione dell’ascoltatore; sul finale troveremo infine “Narrow Paths and Stoney Ground”, che attacca in maniera piuttosto cadenzata per poi sfoderare un feroce assalto all’arma bianca tra rasoiate di basso ed un drumming incalzante, per poi tornare poi sui rodati mid-tempo sentiti nei brani precedenti che vanno gradualmente a sfumare nel conclusivo fade-out.
Upon The Edge Of Darkness è un album che vuole omaggiare in tutto e per tutto la scena black Norvegese degli anni Novanta. Questa devozione emerge in vari particolari del disco, partendo dalla grafica in copertina, passando allo stile sonoro, alle tematiche trattate, ed infine nella durata dei brani che si attesta tra i 7 e gli 8 minuti l’uno. Nel complesso, nonostante i Lumen Ad Mortem non abbiano inventato nulla, si può indubbiamente apprezzare questo loro album di debutto in grado di sollazzare ed intrattenere tutti gli appassionati della Fiamma Nera.
(Bitter Loss Records, 2023)
1. Infinite Resonance
2. Within The Smoke
3. Ethereal
4. Thought And Memory
5. The Voices From the Stream
6. Narrow Paths and Stoney Ground