Matt Harvey è il chitarrista e cantante degli Exhumed. Fino qui tutto bene. Niente da dire. Non stiamo però per raccontarvi il nuovo devastante album della band statunitense che tutti conosciamo. Toward the Cold Light è infatti il suo più recente disco solista, che segue di tre anni il precedente Last Son of Krypton. Con questa sua ultima fatica Harvey sposta le composizioni verso un’ambient di stampo decisamente atmosferico, fortemente caratterizzato da algide melodie che possiamo pensare come il modo migliore per accompagnare le grigie giornate invernali.
Non c’è però solo il freddo, cupo e tagliente sound atmosferico. L’album si caratterizza infatti per un particolarissimo retrogusto, tanto caldo quanto affascinante, che spinge immediatamente a riascoltarlo da capo. Quello che inizialmente si potrebbe individuare come il limite del disco, e cioè la sua breve durata, cinque brani per venti minuti scarsi, si rivela alla lunga il suo punto di forza. Una fotografia spietata e circoscritta, che mette immediatamente a fuoco il progetto, portandoci dritti al focus, senza perderci in particolari secondari. Ad oggi dell’album è disponibile la sola versione digitale (in free download tra l’altro), ma siamo certi che a breve leggeremo di una pronta stampa “fisica”.
Concettualmente Toward the Cold Light racconta il legame indissolubile con la natura, vera protagonista delle nostre esistenze. E lo fa portandoci all’interno di una realtà parallela in cui assaporare il piacere del contatto con la natura incontaminata. Un album introspettivo che mostra tutte le capacità compositive di Harvey, forse mai così ispirato. Un album che ci mostra un artista libero che riesce a liberare se stesso (finalmente?). L’idea, a quanto dice Harvey, era quella di riuscire a comunicare senza dover passare attraverso l’uso delle parole; sfida che, per quello che ci riguarda, è stata decisamente vinta. Sotto tutti i punti di vista.
(Autoproduzione, 2024)
1. Toward the Cold Light
2. Silence at the Edge of Memory
3. Lights in the Mist
4. Parted Hearts
5. Vanishing Point