Circadians è l’interessante EP dei bergamaschi Metide, che si riaffacciano sul mercato discografico dopo il debutto Solution del 2019. Purtroppo parliamo di due soli brani, un po’ poco per dare un giudizio definitivo sulla proposta dei Nostri, ma comunque sufficiente per intuire le potenzialità della band e capire cosa aspettarsi dal futuro.
Composto da due pezzi gemelli, “Circædian” e “Circædian (Reprise)”, il disco sviluppa in maniera molto personale l’idea che il gruppo ha di post-metal, ossia movimenti liquidi, dilatati, fluidi, ondivaghi come maree che avanzano e si ritirano continuamente, musicalmente riconducibile all’operato dei Rosetta e degli Isis, con però alcune punte che ricordano addirittura i Tool (nella voce in pulito del cantante Omar Carissimi, ma anche in certe strutture labirintiche e spiraliformi) e gli Opeth (per l’eleganza delle trame chitarristiche). Le due canzoni hanno senso solo se ascoltate in continuità, una dopo l’altra, data la loro natura circolare (come ritmo circadiano vuole): le atmosfere sono volutamente simili, ma da premesse comuni si arriva a conclusioni diverse, una partenza pensosa e riflessiva culmina, dopo svariati saliscendi emotivi, in un finale sontuoso e pregno di pathos.
Questi quindici minuti di musica servono sicuramente da antipasto per qualcosa di più corposo che i Nostri avranno sicuramente in cantiere: è dunque lecito aspettarsi bellissime cose dai Metide, che potrebbero tranquillamente rivelarsi una next big thing del panorama post-metal italiano.
(Autoproduzione, 2022)
1. Circædian
2. Circædian (Reprise)