Quando sai di dover scrivere di un disco black metal è sempre bello, ma quando ti piace il black metal e ti piace di più se non è canonico e il disco di cui si deve scrivere è Ephemeris dei Misanthur allora è tutta un’altra storia.
Ephemeris è un disco strano, in cui il duo polacco non ha nessuna remora a mescolare tanto black metal con melodia soppesata e un’anima puramente goth rock rendere a il tutto poeticamente tetro, questa precisa caratteristica si palesa non solo in pezzi come “Enter the Void” e “Essence” che tutto sommato sono brani anche parecchio rilassanti, ma anche nelle sfuriate di “On the Heights of Despair” che nonostante la velocità e le atmosfere da black finlandese permane quel sentore di Inghilterra dark notoriamente ’80s. La scrittura è semplice e diretta, ma è il carattere la forza di questo disco; è romanticamente triste, come se si stesse ascoltando una versione black di Nico.
C’è poco altro da dire su questo disco. I Misanthur hanno saputo toccare le corde giuste sia strumentalmente che emotivamente, un lavoro che penetra nell’animo dell’ascoltatore senza nessuna difficoltà. Da ascoltare assolutamente.
(Season of Mist, 2021) 1.Enter the Void 2.Dense Mental Trace 3.On the Heights of Despair 4.Essence 5.Black Clouds & No Silver Linings 6.Ephemeris 7.The Serpent Crawls 8.Crush the Stone with the Sea