I Missiles arrivano al traguardo del debutto discografico su Svart Records con un album dalla forte connotazione retrò. Il loro Weaponize Tomorrow è infatti orientato a riportarci indietro negli anni, riscoprendo e rivisitando un approccio sonoro che possiamo immediatamente collocare a cavallo tra i Settanta e gli Ottanta. Il quintetto di Malmö riesce a tenere vivissimo il ricordo di tutti quelli che come me sono cresciuti in quegli anni, e lo fa senza scimmiottare troppo i cliché e gli standard del tempo.
Quello dei Missiles è un ibrido che mescola con grande capacità e intelligenza le melodie goth con la grinta del post-punk, e che, per tutta la durata del disco. sospende il concetto di tempo per come siamo abituati a considerarlo, cristallizzandolo intorno ai – nostri – ricordi di gioventù. L’album riesce infatti a portarci in una comfort zone in cui sentirci del tutto isolati e alieni rispetto a tutta quell’ipertecnologia polifunzionale che ci scandisce le giornate.
Weaponize Tomorrow è un disco che non va a cercare soluzioni mirabolanti o arrangiamenti da ego ipertrofico, il suo unico obiettivo è quello di farci muovere il culo dalla sedia. E ci riesce, senza ombra di dubbio. Grazie ad un approccio dalle tinte fortemente noir, che ci permette di inquadrare il futuro tramite un punto di vista estrapolato dal passato, l’album ci porta a pensare che, nonostante il mondo non mostri minimamente intenzione di rallentare, gli anni della new wave potrebbero non essere finiti del tutto.
(Svart Records, 2024)
1. Weaponize Tomorrow
2. Dead Summer Moon
3. Living in a Nuclear Town
4. Deathlike Love
5. End of the Line
6. A Circular Madness
7. Leeches
8. Radio Dark