Jancy Buffington torna a far parlare di sé con questo suo secondo album, ancora una volta a nome MØAA, che segue di un paio d’anni l’ottimo esordio di Euphoric Recall. Forte di un immaginario accattivante costruito tra ethereal wave e post-punk, la Buffington prosegue nel suo percorso volto all’elaborazione di un passato difficoltoso da digerire. Non a caso la scelta del nome fa riferimento al gene MAO-A, definito anche “Gene del Guerriero” per la sua natura tenace e combattiva.
Letteralmente per Jaywalker si intende colui che “gioca a dadi con la morte”: che cerca, non senza ostentazione, un legame che possa dargli quel qualcosa che la vita fino a quel momento non gli ha mai concesso, quel qualcosa che continua – inutilmente – a rincorrere, anche a costo, appunto, della sua vita. L’album va proprio in questa direzione, e lo fa sublimando al meglio, nel suo continuo caleidoscopico cambio d’umore, tutte quelle sfumature che finiscono per inchiodarci irrimediabilmente all’ascolto. Esplorando strade inattese, nuove ricerche sonore, ma sempre e comunque impregnate di una forte, fortissima carica di bellezza.
Malinconico e decadente, Jaywalker, onnicomprensivo a livello sensoriale, si caratterizza anche per una sua carica erotica difficile da mascherare, che lo pervade da cima a fondo rendendolo imprevedibile come una seduzione a cui non è possibile resistere. Un ottimo disco per approcciare la notte e lasciarsi cullare dal buio, in cerca di quel dettaglio che sfugge all’occhio ma che sappiamo esistente e concreto.
(WWNBB, 2023)
1. Jaywalker
2. The One
3. Such a Saint
4. Like Me
5. Chalk Lines
6. K.O.
7. Made in the Shade
8. All Blood is Lifeless
9. Undercover
10. Se 24th St