Quale miglior appellativo se non il termine olandese per “fango”, Modder, per dare un nome a questa creatura nata nel 2020 che, con un omonimo album, fa il proprio debutto in full-lenght nel 2021, sfornando un concentrato di stoner e sludge come pochi se ne trovano oggi? Dopo l’esordio con la quasi mezz’ora della traccia “Mudslinger”, i belgi ci deliziano con quattro tracce che scavano alle radici del doom ma che non temono di integrare (e in parte plasmare) la contemporaneità di un genere che di vecchio ha solo le origini.
“Mount Frequency”, la opener di questo Modder, è quanto di più Electric Wizardiano (perdonate il neologismo) si possa concepire: chitarrona grossa, batteria lenta ma che quando arriva ti cade in testa come il masso di Willy il Coyote, un tappeto di distorsioni che però non la fa troppo da padrone. Interessante l’uso degli accenti di batteria, che si trasformano in possenti rullate vero il termine del brano. La sezione che rende l’album imprescindibile per qualunque fan del metallo più viscido inizia con “Wax Rituals”: il riff centrale è manna dal cielo, piove sull’ascoltatore improvviso e fluido, impreziosito solo in un secondo momento dalla seconda chitarra, trascinandolo in quella che è la quintessenza dello sludge. La successiva, “Spasm”, è una canzone dei Bongripper. Nulla di più da dire, è un riuscitissimo pezzo dei Bongripper. Il Riff (“R” maiuscola, prego) che si erge a metro e misura sonica della validità di un brano musicale. Vera poesia. Accompagnati dalle solitarie pennate che chiudono questo brano, come i sonar di un batiscafo che si immerga in viscose acque nere, entriamo nella conclusiva “When Your Bones Weren’t Meant To Be”: rilassata, più distesa e dalla linea batteristica meno impostata rispetto ai pezzi precedenti, è forse il brano meno accattivante dell’opera nonostante intrattenga in modo soddisfacente per gli ultimi minuti del lavoro.
Seguita da band di notevole interesse nel campo del doom “contemporaneo” come Dopelord, Acid Witch, Froglord e, perché no, Modder, la strada del puro e, passatemi il termine, semplice Riff Worship può essere vista in contrapposizione, nella creazione di uno stoner moderno, che si distacchi dagli stilemi di Electric Wizard, Sleep e compagnia bella, alla via della psichedelia e dell’ibridazione iterativa del genere. Scelte che spesso possono risultare artificiose e cervellotiche nonostante più di una volta abbiano regalato perle di rara purezza. Scelte che spesso possono non venire apprezzate da ricercatori del riff ciccione e della scapocciata grassa e fangosa. A esploratori sonici di questa razza è dedicato Modder.
(Consouling Sounds/Lay Bare Recordings, 2021)
1. Mount Frequency
2. Wax Rituals
3. Spasm
4. When Your Bones Weren’t Meant To Be