I giovani ed italianissimi (di Faenza) Mondaze sono una delle recenti aggiunte tra le fila della sempre attenta Church Road Records. La provenienza dei Nostri è stata di sicuro la prima cosa che ci ha colpito: alla prima uscita, giovani, italiani, semisconosciuti: se l’etichetta li ha scelti un motivo deve esserci stato… E il motivo è presto spiegato: già con il primo ascolto del singolo “Words Undone” eravamo già stregati. Con Late Bloom la band propone uno shoegaze muscolare e robusto, che può portare alla mente certe cose di Jesu, dei Nothing o degli Slow Crush (usciti per la stessa etichetta), spingendosi fino a lidi più spiccatamente metal di Alcest, Deafheaven e Lantlôs; aggiungendo poi anche una componente di grunge novantiano riscontrabile in certe atmosfere piuttosto che in alcuni intrecci chitarristici l’ascoltatore potrà forse avere un quadro più o meno chiaro di cosa aspettarsi. I Mondaze non rivoluzionano il genere, questo deve essere chiaro: ciò nonostante sanno come toccare certe corde, e arrivano dritti al bersaglio, sebbene siano forse ancora un po’ acerbi e non siano ancora riusciti a trovare una propria identità. In loro difesa va ribadito che si tratta dell’album di debutto, e che soprattutto non è facile trovare una propria strada in un genere sulla piazza ormai da anni suonato da moltissimi gruppi.
Late Bloom è tutto sommato un buon lavoro, assolutamente in grado di soddisfare i palati degli amanti di queste sonorità nebbiose e viscose, caratteristiche queste due alla base della loro proposta. Si naviga a vista con i Mondaze, ogni pezzo è un viaggio in auto durante il quale non vedi che qualche metro di strada per volta, ma ti senti bene, cullato, anestetizzato dalle bordate dei Nostri, e ti lasci semplicemente trasportare senza preoccupazioni. “Words Undone” è il brano perfetto per conoscerli, ma ci sentiamo di segnalare anche “Lost”, “Honest Feelings” e “How Soon is Soon?”, tutti quanti in grado di illustrare perfettamente ogni aspetto della proposta della band.
Late Bloom merita sicuramente un paio o tre ascolti nella sua interezza prima di essere giudicato: giusto il tempo di dare la possibilità ai Mondaze di farsi capire ed accettare. Come detto non è niente di nuovo, ma è un bel lavoro suonato con mestiere e cuore, che ben si adatta alle stagioni fredde che si stanno avvicinando.
(2021, Church Road Records)
1. Concrete
2. Endless
3. Words Undone
4. Honest Feelings
5. Interlude
6. Stay
7. How Soon Is Soon?
8. Swirl Back
9. Lost
10. Incense Smell