Un personaggio come Nick Olivieri ne ha passate tante, forse troppe, eppure non ha mai smesso di comporre musica mettendoci dentro cuore, passione soprattutto tanta rabbia. Non a caso il nuovo disco dei suoi Mondo Generator (uno degli innumerevoli progetti di cui fa parte), fondati nel lontano 1997, si intitola Fuck It, che si rivela essere una vera e propria dichiarazione di intenti. Il suo modo di fare rock è sfrontato, lercio e anti-commerciale dato che se ne frega di piacere a tutti e punta unicamente all’assalto sonoro puro e deciso.
L’album è un concentrato di tutta la vita musicale di Nick ed in questa occasione, forse, si preme ancora di più il pedale sull’aggressività e sulla violenza, come nell’oscura “Up Against The Void” ma anche la malvagia “Silver Tequila/666 Miles Away” dove emerge un mood sempre più malsano ben evidenziato dalla voce velenosa di Nick. Voce che è spesso aspra e acida, senza fronzoli, ben integrata alle bordate punk/rock’n’roll di “Turboner” per poi accelerare ancora nell’acida “When Death Comes” o il rock crudo e spietato di “Death Van Trip”. Il disco è un continuo inno tinto di nero sputato in faccia senza farsi nessun problema inserendoci al suo interno delle mitragliate decisamente estreme come le cattive simil hardcore “It’s You I Don’t Believe” o la micidiale “S.V.E.T.L.A.N.A.S” (rimando ad un’altro suo progetto con ospite la cantante degli Svetlanas). Tutto è ben bilanciato con la sezione ritmica dritta e tonante ed una chitarra decisamente varia nell’approccio dato che si passa dal desert rock alla Kyuss di “Kyuss Dies!”, allo stoner malatissimo ma pregno di groove chiamato “There’s Nothing Wrong” oppure alla due facce “Option Four” che parte lenta e sulfurea per poi impazzire come se avesse investito i Motorhead. Ovviamente non manca nemmeno il blues mischiato all’heavy rock presente nell’opener “Nowhere Man” dove si gioca con i tempi rallentando ed accelerando usando lo stoner rock come collante. L’album scorre bene e non ha particolari momenti di stanca ed ha al suo interno tutto ciò che ci si potrebbe aspettare da mr. Olivieri senza sperimentazioni inutili, melodie facilone o canzonette radio oriented ed assoli ridotti all’osso. C’è tanto rock verace e massiccio che forse potrebbe non piacere a tutti per il suo essere misantropo, odioso e scorretto però a dischi come questo si perdona tutto perché se ne sente la mancanza nel panorama musicale odierno, troppo legato a risultati di vendita e relativo business.
I Mondo Generator sono una garanzia, nel bene o nel male e nonostante gli infiniti cambi di formazione incarnano il lato carnale, sanguigno e truce del rock’n’roll!
(Heavy Psych Sounds, 2020)
1. Nowhere Man
2. Up Against The Void
3. Kyuss Dies!
4. Turboner
5. Fuck It
6. When Death Comes
7. Listening To The Daze
8. Silver Tequila / 666 Miles Away
9. S.V.E.T.L.A.N.A.S.
10. There’s Nothing Wrong
11. Death Van Trip
12. It’s You I Don’t Believe
13. Option Four
14. Disease With No Control (CD Bonus Track)