Per i Mule Skinner è come se il tempo si fosse fermato. Attivi negli anni 90 in una New Orleans infestata da tantissimo marciume musicale, la band aveva dato alla luce una piccola gemma di grind, Abuse, uscito per la francese Sludge Records, 22 anni fa. Si riparlerà di loro poi solo nel 2014, con l’ep autoprodotto Crushing Breakdown. Quest’anno è il momento del secondo full length, Airstrike, uscito per la F.O.A.D. Records.
Come si diceva prima, il tempo non è passato, non già, solamente, per uno stato di forma smagliante, ma pure per una proposta di grind old school che fa a meno di tutto quanto sia passato sotto i ponti nel nuovo millennio e che mostra orgogliosamente, al contrario, robuste radici punk e death. Airstrike ospita tredici momenti di rancore genuino e attitudine immutata di fangosissimo grind destreggiandosi tra l’urgenza indomita e selvaggia dell’immediatezza, momenti più muscolari e rallentati in cui strizzano leggermente l’occhio a un serpeggiante sludge, d-beat e e giri southern straight from New Orleans. Semplice e conciso, muscoloso ma con cervello, Airstrike è animato da profonde e lontane cicatrici di inquietudine, da una fiamma che, nonostante tutto, nonostante il tempo, arde ancora forte.
Airstrike è un buon ritorno in cattedra per una band di culto che, evidentemente, ha ancora molto da dire. Consigliato ad ogni grinder che si rispetti.
(F.O.A.D. Records)
1.Suicide Vest
2.Airstrike
3.Bone & Debris
4.Choking Agent
5.Bred to Destroy
6.Sovereignty
7.Firing Squads
8.Battle Worshiper
9.Among Sheep
10.Faith in Blood
11.Backbone
12.Tactical Control
13.Fuse