Terzo album per Mütterlein, allucinato, e allucinante, progetto della polistrumentista ex-Overmars Marion Leclercq. Amidst the Flames, May Our Organs Resound è infatti da vedere come un concentrato di oscurità implacabile e soffocante, costruito su una base di elettronica industrial, in cui si susseguono, e si rincorrono, momenti di claustrofobia e catarsi assolutamente deliranti. Un concept album che racconta l’oppressione attraverso i secoli, cercando di omaggiare tutti coloro che sono stati costretti a soffrire in silenzio, e in particolare le figure femminili, ritratte e “cantate” attraverso un collage di ferite sanguinanti e gravosa sofferenza.
Questo della Leclercq è un lavoro di grande impatto, caratterizzato da una martellante tensione, impreziosito dalla collaborazione come guest di Treha Sektori, figura di spicco in ambito dark ambient, che conferisce ulteriore malignità al progetto, mai come oggi ossessivo e ossessionante. Il suo è un percorso che attraverso tre album l’ha portata, partendo da coordinate post-punk prima, e goth a seguire, al sound odierno, con cui strizza l’occhio al rumorismo e al rituale. Quello di Mütterlein è un tessuto sonoro multistratificato, avvolgente e ipnotico, da ascoltare al massimo del volume per potersi calare alla giusta profondità, e non uscirne mai più.
Amidst the Flames, May Our Organs Resound è un disco minaccioso, ma che possiamo pensare come non ancora definitivo, anche se si sta avvicinando costantemente all’obiettivo. Ci sono da limare ancora alcuni dettagli, prima di raggiungere quella perfezione sonora che andrà a sancire Mütterlein come una delle realtà dominanti in ambito estremo. Un album radicale in cui l’oscurità è il rifugio migliore per tutti quanti noi, da interpretare come se fosse un unico monumentale brano. Un album che può essere un incubo, sia per chi non lo apprezza che a maggior ragione per chi non vede l’ora di essere assalito dal terrore sonoro di Mütterlein, e catapultato in un’atmosfera densissima e malata.
(Debemur Morti Productions, 2025)
1. Anarcha
2. Concrete Black
3. Wounded Grace
4. Memorial One
5. Division of Pain
6. Ivory Claws
7. Memorial Two