La nascita dei Nerobove risale al 2011 con il monicker See You Leather. Dopo la pubblicazione di un singolo ed un EP più diversi concerti nel sud Italia, decidono di mettersi in pausa per poi ricomparire con il nome attuale, arrivando con il nome attuale al primo e vero disco di debutto intitolato Monuments to Our Failure. Etichettabili in parte come band thrash/death metal, la compagine meridionale si diverte a giocare con i generi inserendo tanti piccoli frammenti sonori capaci di diversificare non di poco la proposta.
L’album come detto è molto variegato e già l’opener track “Nekyomanteia” ne è chiara dimostrazione con il suo riffing thrash affilatissimo combinato a continue mutazioni ritmiche e cambi di tempo, come pure un interessante lavoro melodico (scuola swedish death metal) nella sei corde. Il cantato al momento è l’unico elemento che necessita dei miglioramenti, sia che verta sull’aggressivo/growl (troppo sgraziato) sia sul pulito (ancora grezzo), come in “Diluvio” che mischia i Novembre con i suoi delicati arpeggi e violenza molto black metal. La carne al fuoco è molta e le sorprese non mancano, come nella sulfurea e quadrata “Not Waving But Drowning” che vede anche innesti di heavy classico o nella contorta “Of Mud and Bones” dove emergono parti strumentali misteriose inneggianti ai Tool. Chi preferisce gli assalti ignoranti troverà pane per i suoi denti in episodi come “La Bete Humaine” che nonostante abbia diversi momenti tecnici punta molto al sodo con il suo approccio à la Slayer e nella più easy “Anamnemesis” che però tende a perdersi non avendo una chiara idea sul dove andare. La finale “Gloomy Sunday” è il brano forse più malinconico ed atmosferico, di ampio respiro melodico ma sempre improntato sugli intrecci strumentali e bordate violente.
Monuments to Our Failure è un esordio davvero ben fatto, dalle grandi potenzialità e dal mai troppo eccessivo tasso tecnico, messo a servizio dei brani con la loro propria identità e fierezza. Un primo passo che si spera porti tanta fortuna al giovane combo.
(Autoproduzione, 2018)
1. Nekyomanteia
2. Not Waving But Drowning
3. Diluvio
4. Of Mud And Bones
5. La Bête Humaine
6. Anamnemesis
7. Gloomy Sunday