Ormai i Nile non necessitano più di alcuna presentazione, in quanto affermata e solida realtà dedita al techincal brutal death metal, tuttavia questo Vile Nilotic Rites è il primo album dopo l’addio dello storico vocalist Dallas-Toler Wade, era dunque lecito domandarsi se questo importante cambio di line-up avesse influito negativamente sull’ultima fatica dei Nostri. Per fortuna la risposta è un deciso no.
Vile Nilotic Rites è un disco ispirato, tecnicamente impeccabile, che strizza l’occhio alle pubblicazioni storiche targate Nile, una sorta di salto nel passato senza però cadere in banali auto-citazionismi, facendo invece tesoro della grande esperienza maturata sia in studio che live per dar vita ad un album esplosivo e coinvolgente. “Long Shadows of Dread” è un brano veloce ed incalzante costruito su solide strutture tech-brutal death, con una sapiente alternanza tra accelerazioni repentine, up-tempo e mid-tempo. La title-track viene caratterizzata da quei riffoni monolitici e quelle atmosfere evocative tipiche dell’Antico Egitto a cui i Nile ci hanno abituato sin dagli esordi, risultando un brano ficcante e di facile presa. Subito dopo arriva “Seven Horns of War” con il suo piglio guerresco e mood battagliero, caratterizzata da alcuni rallentamenti massicci e svariati assalti frontali, con pattern di batteria incalzanti dove il poliedrico George Kollias può esprimere tutto il proprio talento, inoltre dopo il sesto minuto faranno la comparsa melodie epiche e stentore, aumentando il phatos generato dalla canzone. “Snake Pit Mating Frenzy” è il tipico brano di pura violenza sonora, veloce, con piogge di blast beats e rapidi fraseggi da chitarra e basso, perfetto per incendiare gli animi del pubblico, in sede live.
La conclusione viene affidata all’ottima “We Are Cursed”, traccia dalle tinte oscure nella quale la voce calda e cavernosa di Karl Sanders ci accompagnerà nelle atmosfere mitologiche che i Nostri maneggiano con sapienza, tra cambi di tempo repentini e riff poderosi, il tutto retto come sempre da un comparto tecnico di prima scelta.
Per tirare le somme, non possiamo che plaudire a quest’opera dei Nile che farà letteralmente impazzire i loro fan e otterrà senza dubbio ottimi riscontri fra tutti gli appassionati del metal estremo. Speriamo che d’ora in avanti mantengano i propri standard sui livelli di questo Vile Nilotic Rites.
(Nuclear Blast, 2019)
1. Long Shadows of Dread
2. The Oxford Handbook of Savage Genocidal Warfare
3. Vile Nilotic Rites
4. Seven Horns of War
5. That Which Is Forbidden
6. Snake Pit Mating Frenzy
7. Revel in Their Suffering
8. Thus Sayeth the Parasites of the Mind
9. Where Is the Wrathful Sky
10. The Imperishable Stars Are Sickened
11. We Are Cursed