Cosa significano “Intet” e “Altet”? Questa è la prima domanda, assolutamente lecita, che può venire fuori approcciando il nuovo lavoro dei danesi Orm. Come è facile intuire, è in danese che si devono tradurre queste due parole; letteralmente “il Niente” e “il Tutto”. Da questa dicotomia che fa convivere in modo turbolento ma spontaneo i due contrasti nasce il concept del trio black metal, che si dà un’ulteriore spinta verso l’etereo e confeziona probabilmente il suo disco più complesso.
Intet • Altet è un monolite di circa 90 minuti di musica, divisa in quattro atti principali. Con ciascuna di queste sezioni gli Orm vogliono rappresentare una fase ben distinta della vita (facendo un parallelismo con la loro evoluzione personale e musicale): la turbolenta giovinezza, l’oppressione della vita da adulti, l’eremitismo e infine l’ascensione al regno successivo. Il tutto a formare un circolo continuo e regolare, come l’iconografia della band ci fa facilmente intuire. Da un punto di vista musicale Intet • Altet è un album dalle forti tinte progressive, ma al contempo molto legato alla sua vera natura black metal; in particolare si sta parlando di un black metal massiccio come il granito e decisamente poderoso nel suo incedere. Se da un lato possiamo quindi trovare momenti più veloci e serrati come nell’opener “Fra dyden”, possiamo incontrare durante il cammino momenti più cadenzati; da questo punto di vista sicuramente la band sfrutta appieno la consistente durata media delle canzoni presenti in questo Intet • Altet, tutte intorno ai 20 minuti.
A chi può interessare Intet • Altet quindi? Vorrebbe da pensare: di sicuro a chiunque piaccia un certo tipo di black metal incentrato sulla ricerca delle strutture nelle composizioni, poderoso e aggressivo. Dopo le buone prestazioni dei precedenti full-length, gli Orm si confermano come una band in forma e molto ispirata, sicuramente da non sottovalutare nel panorama estremo scandinavo. Forse manca ancora quel saltino di qualità che manca per farli schizzare in testa alle classifiche dei grandi nomi, ma siamo fiduciosi che arriverà.
(Indisciplinarian, 2022)
1. Fra dyden
2. Floden, som kan skabe
3. Trance/Floden, som kan lede
4. Mod døden