Giunti al quarto disco, in Sleepless i Palm Reader abbandonano il furore mathcore e post-core che tanto doveva ai Dillinger Escape Plan per lambire territori più intimisti sia stilisticamente che a livello di lyrics.
Non mancano le sfuriate post-hardcore come in “Stay Down” che si avvicina ai lavori passati, ma notiamo sin da subito che i brani si fanno meno forsennati e le chitarre meno affilate. Josh McKeown continua a graffiare con il suo scream che viene alternato con gran classe a passaggi puliti. Nell’iniziale “Hold/Release” possono apparire fin troppo fm-oriented i refrain ma apriranno nelle tracce successive a nuove interessanti sfumature inedite alla band. Il vero brano che stacca con il passato è la bellissima “A Bird and its Feathers” posta a metà del disco. Un cantato da crooner apre il brano che passa da una dinamica sussurrata ad aperture che prendono a piene mani dall’emotività dei Poison the Well e dal riffing enorme dei Deftones. In questo muro sonoro fumoso e devastante la band trova una rinnovata freschezza compositiva. Dalla seconda parte del disco il mood si incupisce lasciando spazio a brani più dlitatati e atmosferici come la strumentale “Islay”. L’intimismo di “False Thirst” che si appoggia su una delicata linea di synth che cresce e si increspa con l’andamento ondivago del brano. Altra perla è “A Love That Tethers” che lambisce territori vicini a post-rock e ambient per poi esplodere in armonizzazioni vocali da pelle d’oca sorrette da potente drumming. Il suono è pulito e definito complice l’ottimo lavoro di produzione di Lewis Johns (Rolo Tommasi).
Con Sleepless gli inglesi hanno rinnovato la loro proposta con intelligenza senza stravolgere l’essenza stessa della band. Bravi.
(Church Road Records, 2020)
1. Hold/Release
2. Stay Down
3. Ending Cycle
4. Willow
5. A Bird and Its Feathers
6. Islay
7. False Thirst
8. Brink
9. A Love That Tethers
10. Both Ends of the Rope