Di solito non abbiamo quasi mai dubbi sull’effettiva qualità del catalogo della Svart Records, e anche nel caso dei Petrification non ci siamo sbagliati. La band statunitense, da poco nell’arsenale della Svart, ha dimostrato negli anni di avere un processo creativo lunghetto a volte, ma sempre interessante e coerente. Dopo il buon esordio Hollow of the Void la band infatti è sparita dai radar per tanti anni, per poi tornare nel 2023 con Sever Sacred Light proseguendo di fatto il concept che lega a filo rosso tutta la storia della band.
Ci troviamo davanti ad un’opera massiccia e imponente, che coniuga lo spirito death metal più classico e intransigente con suggestioni psichedeliche e cosmiche: tutto il disco infatti sembra composto dagli Autopsy, dagli Obituary o dai Bolt Thrower, ma parla di visioni apocalittiche di un universo ormai in rovina, profetizzate da un misterioso enigma dal nome Arach-Ned. Il risultato è barbaro, brutale e fiero debitore del marciume death metal anni Novanta, sia americano che finlandese. Per avere un’idea del risultato basta guardare il videoclip di “Twisted Visions of Creation”, un chiarissimo omaggio ai giganti del genere e alle produzioni dell’epoca. Il sound generale di Sever Sacred Light ad ogni modo non è velocissimo, ma è invece sospeso, strisciante e gommoso, il che (c’è proprio da dirlo) aiuta molto a creare atmosfere marce e orrorifiche, il tutto accompagnato da una voce davvero molto ben amalgamata nell’insieme prodotto dai Petrification. Per il resto l’obiettivo è quello di preferire la bellezza della semplicità ai tecnicismi più sfrenati: i riff sono semplici e diretti, mentre il drumming è decisamente aggressivo.
Tirando un po’ le somme, possiamo dire che Sever Sacred Light può accontentare certamente molti palati: può far felici i fan di quel tipo di death metal americano di stampo old school ma può incuriosire anche chi cerca contaminazioni più azzardate. La sua vena psych è fortissima e rappresenta un valore aggiunto assolutamente imperdibile per impreziosire quello che, anche preso singolarmente, è un bellissimo album.
(Svart Records, 2024)
1. Twisted Visions of Creation
2. Oneiric Obscurum
3. Temporal Entrapment
4. Cadaverous Delirium
5. Sepulchral Lesions
6. Seething Cosmological Dread
7. Transmissions of the Unseen
8. The Hourglass Dissolves