Se avessi dovuto acquistare l’album basandomi sulla copertina, come si faceva un tempo nei negozi di dischi, quando non c’era la possibilità di ascoltare nulla preventivamente, di certo, un album come questo l’avrei lasciato dov’era. Non faccio fatica a considerarla una delle cover più adolescenziali capitatemi davanti agli occhi di recente. E avrei fatto un grave errore, perché l’album invece è un concentrato di intensità e coraggio che merita grandissima attenzione.
-S- è un duo polacco che, grazie a I, Voidhanger Records arriva al secondo album dopo nove anni di silenzio. E per farlo, Patyr (composizioni, basso, vocals, ambient) e Grzegorz (batteria) si sono avvalsi della collaborazione di Michał Górczyński (clarinetto contrabbasso), Nana Rovira (clarinetto basso) e Maryj (guest vocals). Formazione allargata che ha permesso loro di realizzare un album davvero bizzarro in cui, nonostante una forte influenza metal, non si sente minimamente l’assenza delle chitarre. Un album cangiante, in continua mutazione, polimorfo fino all’eccesso, ma che non annoia mai, anche nei suoi momenti più “free”. Il loro è un modo di concepire la musica che comporta, per essere assimilato, uno sforzo mentale notevole per entrare in quel circolo vizioso autoalimentato, chiamato Dom, w którym mieszkał Wąż, sforzo che finirà per logorare (ne siamo certi) la nostra già compromessa salute mentale.
Concettualmente possiamo vederlo come una meditazione astratta sull’incubo di Faust da parte di un personaggio moderno che si trova ad essere al tempo stesso scettico e riluttante sia verso la ragione che verso la fede. Rispetto al loro debutto di quasi un decennio fa, Dom, w którym mieszkał Wąż rappresenta il passaggio da un approccio alla vita meno gnostico. Il duo polacco sembra aver messo da parte la sua connotazione più occultista, per provare ad ampliare il proprio campo d’azione, sia sonoro che concettuale, pur mantenendo una visione decisamente esoterica. Dom, w którym mieszkał Wąż è un inquietante caleidoscopio di dissonanti universi sonori apparentemente in contraddizione, ma che, grazie ad un intelligente lavoro di assemblaggio, riescono a convivere, creando un lavoro allucinante nel senso più lisergico del termine. Un album decisamente “stupefacente” restando in tema di sostanze additive psicotrope, dalla forte connotazione dopante, che riesce a spingere il livello della follia compositiva ai confini di un baratro pericolosamente aperto davanti a noi. Alla fine dell’ascolto, come per catarsi, finiamo per sentirci a nostro agio nel disagio post traumatico, riuscendo finalmente a trovare quel senso di pace che l’angoscia del dover vivere ci continua a negare.
(I, Voidhanger Records, 2022)
1. Gość w Dom (Guest Into House)
2. Piorunoschron (Lightning Shelter)
3. Janvs Absconditus
4. Powroty (Returnings)