L’underground estremo italiano pullula di formazioni che rappresentano, sia nel senso positivo che negativo dell’accezione, una “certezza” per gli amanti del genere. A incarnare entrambi i rovesci della medaglia sono i Sator, formazione genovese attiva dal 2013 che per gli amanti del doom nostrano non avrà certo bisogno di presentazioni. Fuori il 22 aprile con il loro nuovo lavoro, Cleansing Ritual, i nostri ripropongono in quattro tracce per quaranta minuti di musica tutto ciò che già nei lavori dati alla luce negli scorsi nove anni poteva essere ascoltato ad apprezzato.
“Ancient Disease”, che apre il nuovo lavoro dei genovesi, è quanto di più Sator possa essere concepito: riffone monolitico distorto a dovere, gioia di ogni amante di Electric Wizard e Bongzilla, intarsiato da velleità psichedeliche dal sapore stregonesco, ad aggiungere quel tanto che basta ad affumicare ancora di più i già fumosi paesaggi panici tratteggiati dai nostri. Come si diceva, una certezza. Ma il lato negativo è che la recensione di Cleansing Ritual potrebbe terminare qui. Eccezion fatta per dettagli come una maggior influenza drone (“Solaris”) piuttosto che la presenza di sezioni più distese ed ambientali (“Murder by Music”) il proseguire nell’ascolto del disco aggiunge ben poco a quanto già raccontato (in maniera magistrale e mistica, da veri sciamani) nei primi dieci minuti. Cleansing Ritual, nelle proprie note finali, si rivela così essere un conturbante mare di riff e distorsioni in cui è piacevole perdersi e dalle cui onde ci si fa volentieri trascinare ma la cui mancanza di appigli e scogli che emergano dai flutti risulta, alla lunga, affaticante.
A due full length, un lungo EP ed uno split dal debutto, credo fosse lecito attendersi dai ragazzi qualcosa che superasse i buoni presupposti gettati con i primi lavori ed aggiungesse ad una linea già abbastanza personale qualcosa di davvero innovativo. Forse però è intenzione dei nostri quella di accasarsi, di stendersi sul morbido manto di muschio avvolto dalla nebbia su cui li immaginiamo mentre ascoltiamo la loro musica e produrre secondo i convalidati stilemi del gruppo. Forse, ora che lo sono diventati, vogliono rimanere nel bene e nel male una certezza.
(Argonauta Records, 2022)
1. Ancient Disease
2. Solaris
3. Murder by Music
4. On the Edge