I Severe Torture sono una storica e solida realtà death metal olandese che in passato aveva raggiunto una certa notorietà nonostante una carriera caratterizzata da alcuni alti e bassi, negli ultimi anni un po’ scivolata nel dimenticatoio causa la mancanza di nuove pubblicazioni ed una scarsa attività live. Quando le speranze di vedere il combo nuovamente all’opera parevano svanite, eccolo tornare alla carica in questa torrida estate del 2022 con un nuovo Ep intitolato Fisting the Sockets, che vede la luce dopo ben undici anni dalla loro ultima release.
“Fisting the Sockets” apre le danze con un incipit pacato caratterizzato da arpeggi di chitarra, per poi esplodere con una violenza inaudita, grazie a pattern di batteria incalzanti e martellanti, riffs serrati e ritmiche ben strutturate che si amalgamo con il growling profondo ed avvolgente del frontman, segue “Entangled in Hate” un’altra fucilata in faccia in cui i Nostri non accennano ad abbassare il ritmo sciorinando riffs monolitici e passaggi corposi in stile Dyscarnate con un tocco di Behemoth all’epoca di Demigod, arricchendo la proposta con un frizzante guitar-solo; infine l’Ep si chiude con “Hands and Head Not Found” traccia caratterizzata da un guitar working ben strutturato e trame fitte intessute tra basso e batteria, il tutto all’insegna di un songwriting fresco ed ispirato.
In questo caso la lunga assenza dalle scene ha decisamente giovato ai Severe Torture che ne hanno approfittato per modernizzare e rifinire il proprio sound creando un Ep solido, coinvolgente e di facile presa sull’ascoltatore. Alla luce di queste ottime premesse, speriamo presto nell’uscita di un full-length e di poterli a breve vedere di nuovo calcare il palco di qualche festival extreme metal.
(Seasons of Mist, 2022)
1. Fisting the Sockets
2. Entangled in Hate
3. Hands and Head Not Found